Giovedì, 20 Febbraio 2014 | Scritto da: didattica

“LA RAGAZZA CON LA FISARMONICA”

9^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘13/’14

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http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/ragazza_fisarmonica/fisarmonica_intro.mp3

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Un folto pubblico ha accolto a Cisterna d’Asti la presentazione del libro “La ragazza con la fisarmonica Dall’orchestra di Auschwitz alla musica rap”, (ed Seb27) curato dalla giornalista Antonella Romeo e da Elena Valsania che ha curato il documentario (allegato in versione dvd al testo) “Esther che suonava la fisarmonica nell’orchestra di Auschwitz”. Tra i presenti – è questa è la particolarità - moltissimi erano i bambini delle Scuole dell’Infanzia e Primaria Statali di Cisterna d’Asti che hanno partecipato con estrema attenzione all’incontro, suscitando la curiosità dei relatori.

L’incontro, che si è tenuto il 27 febbraio 2014 presso il Teatrino “Beppe Olivetti”, è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano d’Asti, in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri, la parrocchia e il Comune di Cisterna.

Giovanna Morone, docente presso il Liceo Scientifico di Alba, ha introdotto la serata. Il lavoro presentato ha preso l’avvio da un viaggio che Ester ha effettuato in italia negli anni scorsi. Diventa subito evidente che la testimonianza di Ester non riguarda solo la Shoah ma offre il messaggio di una persona eccezionale, forte e innamorata della vita in tutti i suoi aspetti. La protagonista Bejérano nasce nel 1924 in una famiglia di origine ebraica amante della musica. Dopo qualche tempo trascorso ai lavori forzati in Germania, è deportata nel campo di Auschwitz dove, il suo carattere forte e la conoscenza della musica, le consentono di entrare a fa parte dell’orchestra e di salvarsi. Terribile è il compito che le affidano: accompagnare con la musica le sofferenze dei compagni di sfortuna. In seguito sarà trasferita a Ravensbrück, dove lavorerà come manodopera schiava per la Siemens. Sempre per altre circostanze fortunate, riesce a sfuggire con altre ragazze dalla colonna che sta procedendo nella marcia della morte. Una volta liberata, parte per la Palestina dove conosce quello che diventerà suo marito. Intanto la musica fa sempre da sottofondo alla sua vita. Purtroppo i suoi ideali di pace si scontrano con la dura realtà che porterà alla nascita di Israele. Allora decide, nel 1960, di tornare con il marito e i figli in Germania anche se la decisione si rivela molto difficile. Ovviamente non torna nella sua città ma ad Amburgo dove, nonostante il tempo passato, continua a ricordare quanto subito circondata da persone indifferenti che nella maggior parte dei casi ignorano persino il motivo del suo tatuaggio sul braccio. Sono anni duri ma, nonostante tutto, fonda con altri ex deportati l’Auschwitz Komitee Deutschland ma continua anche a cantare e a fare musica. Fa parte del gruppo Coincidenze creato dalla figlia Edna (anche lei cantante) e, da qualche anno, del gruppo rap Microphone Mafia con un repertorio rivisitato di canti yiddih, di protesta, di denuncia sociale, partigiani. Il suo scopo, a ottantotto anni, è raccontare ai giovani che vivere insieme è possibile e che la pace è una coperta che può davvero riparare tutti i popoli senza distinzioni. Il libro è composto da una prima parte che reca  la trascrizione integrale di appunti scritti da  Ester molti anni fa e inediti. Nella seconda parte la Romeo indaga gli aspetti della vita e dei pensieri degli ultimi venti anni circa. La storia di una vita che si intreccia con la storia di anni terribili. Tutta la pubblicazione è ricca di note e approfondimenti che la rendono un testo didattico. La regista, Elena Valsania, ha saputo dosare con sapienza le parti narrate in tedesco (con sottotitoli fruibilissimi) ai documenti filmati originali che hanno la capacità di focalizzare l’attenzione sia sulla parte autobiografica sia su quella riguardante il periodo storico di riferimento. Un film che, allo stesso tempo, racconta e aiuta a capire anche ciò che non è chiaramente detto, davvero un bel lavoro frutto del lungo impegno delle due curatrici.  Ester appare una donna determinata, critica che, però, non è vittima dell’odio ma che, anzi, si fa portavoce di messaggi di pace contro la diversità, il razzismo insegnando ai ragazzi di oggi che la diversità rende più bello il mondo.

Pensieri davvero importanti che, sicuramente, lasceranno il segno nei piccoli e nei grandi che hanno partecipato alla serata.

I prossimo incontri del mese di marzo organizzati dal Polo Cittattiva saranno i seguenti e si terranno alle 21,00 a Cisterna d’Asti: 7 marzo 2014  “Orazione Civile per la Resistenza” con Daniele Bianchessi; 20- 26 marzo 2014 “Beat generation” con Sandro Cerrato.

Giovanna Cravanzola


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