Domenica, 16 Maggio 2021 | Scritto da: didattica


“RICONNESSIONI… RITORNA A SETTEMBRE”

IL POLO CITTATTIVA HA CONCLUSO IL CICLO DELLE VIDEOCONFERENZE PER L.A.S. 2020/21

Con i ricordi di Raimondo Voglino, le parole di Mario Renosio, Betti Zambruno si sono conclusi gli incontri di “Vecchie e nuove R-esistenze: Riconnessioni” organizzati da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di S. Damiano, Museo di Cisterna, Israt, Associazione “Franco Casetta”, Fra production, Lib. “Il Pellicano”e Aimc di Asti. Da settembre 2020 a giugno 2021, si sono tenuti 35 incontri, quasi tutti in videoconferenza, con 83 relatori e un totale di 114 ore di formazione erogata. Pieno di emozione l’appuntamento di sabato 26 giugno, al Castello di Cisterna, con Raimondo Voglino per la presentazione del suo libro “Una vita nella storia”(Voglino editrice) curato da Betty Zambruno. Un ragazzo classe 1924 con gli occhi illuminati dai ricordi: questo è il partigiano Raimondo Voglino. Dopo l’introduzione di Mario Renosio, ha stupito tutti per la sua capacità di rendere intense le vicende che ha vissuto ma, soprattutto, per la modestia e semplicità con cui le racconta. “Non sono uno storico, uno scrittore… sono un metalmeccanico e non volevo aggiungere nulla a quello che hanno scritto così bene altri. Volevo solo fermare i miei ricordi”.

La famiglia originaria di S. Damiano, la gioventù… la scelta di vivere venti mesi dalla parte dei “banditi”- esattamente come gli altri due fratelli Camillo e Giuseppe - le fasi successive della sua vita. Un filo di commozione ha attraversato la sua voce ricordando la gente di Cisterna, le difficoltà, la povertà. Proprio per venire incontro a queste esigenze, era stato nominato Commissario di guerra del paese negli ultimi mesi del conflitto.

“Puoi raccontare la guerra ma è impossibile riuscire a raccontare la fame” ha detto sottolineando il rammarico - durante alcuni incontri con gli studenti - per l’ essersi sentito domandare quanti nemici aveva ucciso. Eppure, negli anni successivi, neppure tra di loro i partigiani ricordavano gli episodi più tragici perchè la guerra è dolore non è un videogioco. Un racconto semplice, emozionante… vero come l’incanto della voce di Betti Zambruno, le note della chitarra di Piercarlo Cardinali, le parole della figlia Cristiana Voglino che ha letto brani del libro e le conclusione di Luca Anibaldi dell’ Ass. “Franco Casetta”. Intanto il nuovo calendario di incontri del Polo Cittattiva e del Museo di Cisterna si sta completando con la speranza che nuove storie, per conoscere, riflettere, cambiare…, affollino di nuovo le sale del Castello  a partire dal prossimo settembre.

Giovanna Cravanzola

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