Giovedì, 14 Ottobre 2021 | Scritto da: didattica


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Una storia che quasi nessuno conosce e che ha visto come protagonisti i nostri nonni. Giancarlo Libert ha approfondito questo tema nel suo libro “Piemontesi sul fronte occidentale. I morti dimenticati della Grande Guerra” (Ed. Aquattro) che è stato presentato giovedì 4 novembre 2021 alle 21, presso la Sala Consiliare di S. Damiano. L’ incontro è stato promosso da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano, Comune di San Damiano, Comune e Museo di Cisterna, con Fra Production Spa, Lib. “Il Pellicano” e Aimc di Asti. L’autore ne ha discusso con il prof. Alessandro Cerrato.

Giancarlo Libert è giornalista pubblicista. Da circa 30 anni conduce ricerche di storia locale e storia dell’emigrazione piemontese. È autore di numerosi libri, socio del Centro Studi Piemontesi di Torino, della Società di Studi Storici di Cuneo, della Società di Storia, Arte ed Archeologia per le province di Alessandria e di Asti, di Iulia Dertona, della Società Studi Astesi e dell’Accademia Urbense. Ha curato per l’editore Bonechi di Firenze il capitolo sull’Emigrazione Piemontese nel Mondo nella Grande Storia del Piemonte. Alessandro Cerrato consigliere Israt, già docente di Lettere negli istituti superiori di Asti, è stato curatore dell’edizione del libro di memorie “I banditi di Cisterna” (ed. Israt) ed autore del libro “San Vincenzo martire e Santa Maria Nuova”.

In apertura, il prof. Cerrato ha inquadrato storicamente la vicenda mentre Libert ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto ad approfondire l’argomento. Il libro, infatti, nasce da un viaggio in Francia per cercare la tomba di un prozio morto proprio sul fronte occidentale. Partendo da questa vicenda, ha analizzato gli avvenimenti sul fronte francese a partire dal 1914. L’ultima parte del libro, invece, è dedicata ai 500 caduti piemontesi a cui l’autore ha cercato di restituire un nome e un’identità attraverso una ricerca d’archivio.

Un libro per parlare di una storia poco conosciuta che, però, ha visto coinvolti molti combattenti provenienti anche dai paesi dell’astigiano.

Giovanna Cravanzola

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