Domenica, 30 Gennaio 2011 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 17gennaio11

UNITA’ DI TERRITORIO

“COM… UNITA’

L’ UNITA’ ALL’ EPOCA DEL DIGITALE”

Ottavo incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ‘10/’11

(Vademecum Linux alla pagina http://www.linux.it/Vademecum )

Possono materiali informatici dismessi, perché ritenuti obsoleti, rivelarsi delle vere e proprie risorse?

Per i responsabili del Progetto Radis (Recupero Riutilizzo Apparecchiature Informatiche Dismesse) la risposta è una sfida ma anche un modo per relazionarsi in modo sostenibile anche nei confronti delle nuove tecnologie. Si tratta di un’associazione di volontariato senza scopo di lucro e che annovera tra i suoi soci professionisti del settore informatico, studenti universitari e tutti coloro che vogliono coniugare interesse e passione verso l’ informatica con l’impegno sociale.

Su queste tematiche si è tenuto un incontro il 17 febbraio 2011 presso la Biblioteca Civica di Canale d’Alba. La serata rientra negli incontri di sensibilizzazione organizzati dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese (che vede come capofila la DD di S. Damiano d’Asti) con l’ Israt e l’Associazione Radis che, da tempo, collaborano tra loro. Il reponsabile del progetto, Oscar Pastrone insieme a Roberta Volpato dell’ Israt, hanno illustrato la filosofia che guida il progetto congiunto RADISRAT attraverso il quale si desidera rinnovare il servizio on-line dell’Israt, aprendosi alla filosofia del  Software libero e gratuito, per conoscerne le potenzialità e diffonderne i risultati applicati alla formazione. In un momento di forte crisi come quello attuale, infatti, l’Israt ritiene doveroso aiutare e sostenere la diffusione del software gratuito nelle scuole e nella formazione in generale, in quanto può essere una concreta risposta per diffondere l’utilizzo delle nuove tecnologie.Spesso, invece, molto materiale tecnologico viene ritenuto non più idoneo per le nuove esigenze, stimolando l’acquisto di nuovi prodotti sempre più all’avanguardia. Tutto ciò, in realtà, provoca un aumento notevole di rifiuti, molto spesso tossici ed anche uno spreco di risorse che potrebbero essere ancora proficuamente utilizzate. Infatti, per produrre un normale pc del peso di 24 kg, vengono utilizzati 240 kg di combustibile fossile, 23 kg di sostanze chimiche e 1512 kg di acqua. Prolungando di due o tre anni la vita di una macchina, si risparmia una quantità di energia superiore da 5 a 20 volte quella risparmiata con il normale riciclaggio al termine effettivo del ciclo.

Il Progetto Radis, dopo aver rigenerato questo materiale, si occupa di installarvi dei programmi liberi allo scopo di rendere effettivamente disponibili a tutti, e non esclusivo (il cosiddetto digital divide), le nuove tecnologie. Questo al fine di non riprodurre disuguaglianze anche nell ‘utilizzo delle nuove tecnologie in base alla ricchezza degli individui fruitori. I materiali, poi, vengono ridistribuiti ad associazioni, scuole… che ne facciano richiesta. L’ottica del progetto, quindi, è in relazione ad una società più giusta dove i saperi vengono condivisi e sono disponibili a tutti.

Ma i vantaggi dell’ utilizzo del software libero non finiscono qui. In alcune amministrazioni, applicandolo gradualmente, ha portato al risparmio di migliaia di euro nella gestione delle risorse tecnologiche. Emblematico il caso del Comune di Modena ma esistono molte altre realtà dove, a piccoli passi, ci si sta orientando verso l’utilizzo di queste risorse che, innegabilmente, producono dei vantaggi - anche finanziari - a vantaggio della collettività.Come ha sottolineato Oscar Pastrone occorre, anche in questo caso, partire da piccoli passi ma proprio questi piccoli passi sono fondamentali se vengono condotti da amministratori con lo “sguardo lungo” che sanno spendersi per il bene comune che, in questo caso, passa dalla salvaguardia del territorio – inteso appunto nella sua UNITA’ – ma anche per la tutela delle scarse risorse finanziare sulle quali, sia gli enti pubblici che i privati cittadini, possono contare.

La seconda parte dell’ incontro è stata dedicata alle scuole ed introdotta da Roberta Volpato che ha presentato anche la Lim a basso costo: una lavagna multimediale interattiva che, a differenza di quelle in dotazione delle scuole, può essere costruita a costi molto più bassi consentendo una diffusione più larga nelle classi.

Numerose le persone intervenute tra le quali anche l’Assessore Paolo Rosso di Monteu Roero che, avendo mosso già i primi passi in questa direzione, ha sollevato alcuni interrogativi interessanti. Numerose anche le altre domande e le richieste di approfondimento. La serata ha anche permesso di mettere in contatto alcune persone con i responsabili del Progetto Radis.

Il buon andamento dell’ incontro, per il quale il Polo è stato contattato anche da scuole del monregalese, potrebbero aprire la strada ad altri appuntamenti di sensibilizzazione e formazione sulle stesse tematiche sulle quali verranno date ulteriori indicazioni in seguito.

Prossimo appuntamento giovedì 24 febbraio 2011 presso la Biblioteca Civica di Canale. Titolo della serata: “Quella domenica che anche Dio stava nascosto” con Donato Bosca e…

G. Cravanzola

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