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Domenica,29 Luglio 2018 | Scritto da: didattica

filosofi

filosofia_luglioREGISTRAZIONE INTERVENTI:

Lunedì,28 Settembre 2015 | Scritto da: didattica

REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO ALLE PAGINE:

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/filosofia_ottobre15.mp3

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/filosofia_ottobre15sec.mp3

ALLA RICERCA DELL’ORIGINE DELL’ODIO, DEL RAZZISMO E DELL’ANTISEMITISMO IN EUROPA, IERI E OGGI

Il titolo impegnativo di quest’articolo, che riprende quello dell’incontro tenutosi ad opera degli studiosi del gruppo filosofico Oron Oronta, riassume le riflessioni scaturite sabato 10 ottobre nelle sale del Castello di Cisterna. Partendo da un testo recentemente pubblicato, “Heidegger e gli ebrei – I Quaderni neri” di Donatella Di Cesare, si è tentato di affrontare una problematica ancora attuale, anche se i soggetti interessati non sono più gli Ebrei, ma le migliaia di profughi che provano a sbarcare in Europa. Secondo l’analisi condotta dalla scrittrice che insegna a La Sapienza a Roma, allieva di HansGeorg Gadamer, more…

Domenica,11 Maggio 2014 | Scritto da: didattica

Domenica,28 Aprile 2013 | Scritto da: didattica

SCARICA IL PODCAST DELL’INCONTRO: (CERCARE IN BASE ALLA DATA) http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni_download.html

MODERNITÀ (IN) FOLLE

Sabato 11 maggio le sale del Museo Arti e mestieri di un tempo di Cisterna, in collaborazione con l’AIMC di Asti e il gruppo Oron Oronta, hanno ospitato un incontro filosofico sul tema della modernità e le sue implicazioni.

I relatori hanno analizzato questa condizione in cui si trova l’uomo moderno secondo parametri ed aspetti differenti.

Eliana Tosoni ha esposto un intervento intorno al linguaggio e alla comunicazione, definita attraverso l’immagine di “una parola gettata a qualcuno”, che instaura un legame tra parlanti e mette in gioco la libertà reciproca, è un processo che non ha un esito predeterminato. La lingua è ciò all’interno di cui la comunità pone i suoi limiti, Martin Heidegger afferma che la lingua vivente è la direzione more…

Domenica,31 Marzo 2013 | Scritto da: didattica

SCARICA IL PODCAST FILOSOFICO: (CERCARE IN BASE ALLA DATA)

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni_download.html

MENZOGNA E MANIPOLAZIONE MEDIATICA

Sabato 6 aprile, il castello di Cisterna, in collaborazione con il gruppo culturale Oron Oronta e l’AIMC di Asti, per gli incontri promossi da CITTATTIVA. POLO PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE, ha ospitato un interessante dibattito sulla menzogna e la manipolazione mediatica. Lo spunto è stato offerto dalla presentazione del libro di Franca D’Agostini, “Menzogna” edito da Bolla Boringhieri, autrice che si può definire un’esperta del concetto di verità, poiché ha scritto molte opere in merito.

La tesi dominante ruota intorno al concetto secondo cui la nostra epoca ha svalutato la verità: seppur si sostenga, forse per consolarci, che la verità trionfa sempre, l’esperienza ci dimostra il contrario. Il potere della ragione si è diffuso, portando con sé un aumento dei saperi che complica la verifica della verità, spesso delegata ad altri. Ricorrendo a vari esempi, tratti dall’esperienza sociale e politica italiana, la D’Agostini sottolinea il declino culturale del nostro Paese e intende far in modo che il lettore diventi “epistemicamente più esigente”, ossia in grado di smascherare i mentitori professionali, distogliendoli dal loro compito o, almeno, costringerli ad adottare strategie più sottili.

Per comprendere meglio quanto sostenuto, occorre domandarsi che cosa siano verità e menzogna e dove si collochino le loro origini. Entrambe si fondano sul linguaggio, ma nella mente umana nasce prima la menzogna, quando ci viene detto qualcosa sorge immediatamente il sospetto se si tratti della verità. Per lo studioso americano Daniel Stern, quando il bambino inizia a parlare, intorno ai 18 mesi, crea un cuneo tra ciò che prova con i sensi e ciò che riferisce mediante le parole, tra il Sé e il Falso Sé; proprio quest’ultimo è indispensabile a ciascuno di noi: nella convivenza civile è necessario mentire.

L’autrice tratteggia perciò un catalogo delle menzogne, oltre a quella semplice (consiste nel dire il falso) ne esistono varie tipologie ad esempio la menzogna di vaghezza (si basa sulla natura sfumata del falso) e la menzogna di distorsione (evidenzia certi aspetti, tralasciandone altri). Recentemente scomparso, Enzo Jannacci, nella canzone “Se me lo dicevo prima” riprende una formula che ripetiamo in molte occasioni per giustificarci, ma che lascia intravedere la mancanza di verità in modo lampante.

Freud ne “Il Motto di spirito” teorizza che solo quando si scherza si può dire tutto, anche la verità, che normalmente viene taciuta.

Il confine tra menzogna e manipolazione è davvero sottile; manipolare significa lavorare sulle credenze altrui in modo da indurre comportamenti che possono diventare dannosi per lo stesso individuo che se ne avvale o per gli altri. Si parte con una pre menzogna, costruendo una realtà fittizia su cui far agire il falso e si chiude con un’ ecomenzogna: un intero gruppo di persone o una nazione, vivono in una situazione more…

Lunedì,8 Ottobre 2012 | Scritto da: didattica

INTERNET CI RENDE PIÙ STUPIDI O PIÙ INTELLIGENTI?

Epistemologia della rete

Nel pomeriggio di sabato 13 ottobre, le sale del Museo Arti e mestieri di un tempo di Cisterna d’Asti hanno ospitato, per la serie di incontri organizzati da CITTATTIVA. Polo per l’Astigiano e l’Albese, volti ad avvicinare la cittadinanza a temi socialmente rilevanti, una conferenza sul ruolo che Internet è venuto ad assumere nella nostra vita quotidiana, analizzandone i risvolti e le implicazioni, tentando di rispondere all’interrogativo che ha dato il titolo alla giornata filosofica.

Le differenti opinioni a confronto sono state guidate da Franco Mattarella, che ha esordito illustrando e spiegando la cosiddetta Piramide della conoscenza: uno schema teorico scelto da grandi aziende e volto a creare software per elaborare enormi quantità di dati.

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Domenica,20 Maggio 2012 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: nuovo-volantini_pdf-oronoronta_maggio2012

LA FESTA DELL’APOCALISSE

Il capitolo 21 del Libro dell’Apocalisse si apre con queste parole “Poi vidi un cielo nuovo e una terra nuova, perché il primo cielo e la prima terra erano spariti e il mare non esiste più”; sono parole che veicolano un messaggio di fede e speranza, un messaggio positivo, sicuramente diverso da quanto siamo portati ad associare all’aggettivo apocalittico, che ormai sembra solo denotare qualcosa di disastroso, finale, irrevocabile.

Il decimo incontro del gruppo filosofico Oron Oronta, svoltosi il 26 maggio nel Castello di Cisterna, ha sicuramente scosso gli animi con il suo titolo caleidoscopico, evidenziando il personale atteggiamento di ciascuno di noi di fronte a ciò che cambia in modo irreversibile. more…

Lunedì,26 Settembre 2011 | Scritto da: didattica

Scarica le relazioni in formato mp3:

http://www.oronoronta.org/webpages/2011-10-08_liberta.html

IL DOVERE DELLA LIBERTÁ

Sabato 8 ottobre il Museo Arti e mestieri di un tempo di Cisterna ha ospitato il 9° incontro filosofico organizzato in collaborazione con il gruppo culturale Oron Oronta e il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese.

Il convegno recava il titolo “Il dovere della libertà. Responsabilità individuale e destino collettivo” ed ha fornito una lettura assolutamente diversa di ciò che questo concetto implica e può implicare. Se si ricerca il termine su un more…

Lunedì,3 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

SCARICA I FILES DEGLI INTERVENTI ALLA PAGINA:

http://www.oronoronta.org/webpages/2010-05-01_caos.html

Sabato 1 e Domenica 2, presso il castello medioevale di Cisterna d’Asti, ha avuto luogo il 7° appuntamento filosofico sul tema “Dal Caos al Cosmo - Macchie, parole e logica” (inserito all’interno del percorso MATEcoMUSEI), con l’intervento del professor Giuseppe Longo dell’Università di Trieste. Organizzato dal gruppo culturale Oron Oronta, in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un tempo, tale incontro ha visto la partecipazione in veste di relatori di Giancarlo Tonani, di Marcello Furiani, di Alberto Banaudi e Gianni Cavallero, di Leonardo Palilla, ed infine di Eliana Tosoni per il workshop conclusivo “Dal caos a Kafka: il labirinto della logica”.

La prima riflessione filosofica, “e una macchia riempì di bianco il foglio”, ha toccato il problematico rapporto con il caos da parte dell’uomo ed in particolare dell’artista. Secondo Giancarlo Tosani, non ci si può esimire dal caos, anzi proprio dalla sua elaborazione possiamo cogliere un proficuo confronto con noi stessi. Già con Botticelli, e poi con Leonardo da Vinci, questa intuizione aveva spinto l’artista a ricercare delle forme nelle accidentali macchie di colore sul foglio bianco. Le stesse che ritroviamo poi nella pittura dalla seconda metà dell’800 in poi, dagli impressionisti all’astrattismo, fino ad arrivare alle tavole di Rorschach. Ovvero alla sistematica interpretazione di macchie d’inchiostro simmetriche per la valutazione della personalità degli individui in psicodiagnostica.

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