Lunedì, 14 Aprile 2014 | Scritto da: didattica

”LA SCUOLA CHE C’È, LA SCUOLA CHE MANCA.

IL PROFESSOR FRANCESCO PROFUMO A CISTERNA D’ASTI”

16^ INCONTRO POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘13/’14

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http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/profumo_cisterna.mp3

Di scuola si parla e si sparla. È un po’ come sparare sulla Croce Rossa. Sovente, però, non sono ben chiare le dinamiche del suo funzionamento, le sue disfunzioni ma anche la sua ricchezza.

Il prof. Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione dal 2011 al 2013, ha parlato di questi temi nell’incontro “La scuola che c’è, la scuola che manca” che si è tenuto il 29 aprile 2014 alle ore 21 presso il Castello di Cisterna d’Asti. La serata è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese - I. C. di San Damiano d’Asti in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo.  Mauro Ferro - responsabile territoriale Casa di Carità Arti e Mestieri, ente di formazione professionale – ha introdotto la serata ponendo interrogativi e spunti di riflessione, chiedendo, in apertura, dei sogni, degli ostacoli, dei progetti realizzati e dell’eredità lasciata durante il mandato da ministro.

Profumo è partito dalla sua carriera professionale: “Spesso le cose mi hanno cambiato la vita in modo casuale, anche l’avventura come ministro non era stata programmata”. Nel giro di pochi anni, partendo dall’incarico di ricercatore, si è trovato a viaggiare negli Usa, in Giappone e poi di nuovo in Italia, ricoprendo incarichi sempre di maggiore responsabilità. Il telefono è spesso stato il mezzo attraverso il quale gli è stata proposta una nuova mansione. “Prendere o lasciare”, la risposta doveva essere immediata ed è stata sempre positiva, forse per la sua visione positiva del futuro, pieno d’incognite che possono nascondere nuove sorprese. Proprio quest’atteggiamento, l’apertura al cambiamento, le esperienze vissute sempre con il massimo impegno, sono state la chiave del suo percorso professionale. La sua nomina a Ministro si è aperta ed è proseguita con un forte entusiasmo ma anche con la consapevolezza di conoscere bene il settore della ricerca e dell’università ma non quello della scuola. Così la decisione di farsi affiancare da Elena Ugolini e da Marco Rossi Doria che conoscevano bene quel mondo per averci lavorato, in prima battuta, come insegnanti. Per la necessità di conoscere meglio, anche con il poco tempo a disposizione per fare scelte fondamentali, sono state visitate diverse scuole situate in zone d’Italia molto diverse tra di loro e, spesso, problematiche. “Il nostro Paese è molto meglio di come viene raccontato” ha sottolineato il prof. Profumo e questo vale anche per il mondo dell’istruzione. Durante il suo mandato, aveva chiara la consapevolezza che, prima di fare operazioni troppo complesse, era necessario tentare di far funzionare quello che già c’era anche tramite l’utilizzo di nuove tecnologie per diminuire i costi e i tempi. Per questo motivo è stata proposta l’iscrizione a scuola on –line da parte delle famiglie e anche le prove dell’esame di Stato trasmesse per via informatica. Nonostante qualche resistenza, le nuove modalità avevano funzionato permettendo un risparmio non indifferente per le casse dello Stato. Tutto ciò ha richiesto un impegno quotidiano che iniziava negli uffici del Ministero dell’Istruzione già alle sette di mattino per incontrare, ascoltare pareri, riflettere e poi prendere delle decisioni. E non erano poche e molte non potevano più attendere.

Un’esperienza, quindi, piena, costruttiva e importante anche a livello umano, che gli ha fatto maturare ancora di più la consapevolezza che il più grande investimento di un Paese è l’istruzione dei suoi ragazzi perché si deve costruire il futuro a partire dai bambini. Ovviamente tutto ciò richiede molto tempo perché i risultati dei processi educativi di oggi si vedranno solo nei prossimi anni. Proprio per questo è necessaria una scuola che lavori non solo sulle conoscenze ma, soprattutto, sulle competenze, promuovendo la capacità di analisi e di sintesi degli studenti ed evitando l’iperspecializzazione perché una scuola non può già essere aggiornata al futuro.

Oggi, però,  la scuola può essere ridisegnata in modo diverso. Servono la formazione e la riqualificazione continua dei docenti. Sbagliare significa mettere in difficoltà un’intera generazione.  Occorre una scuola che guardi il futuro ma anche una società, partendo dalle stesse famiglie, che torni a rispettare i docenti in tutta la loro professionalità.

La discussione è poi proseguita, grazie alle domande poste da Mauro Ferro e dal pubblico, trattando molti altri punti come l’edilizia scolastica, la carriera dei docenti, i concorsi, i sindacati. Molto interessanti sono stati anche gli interrogativi posti dagli alunni della cl. 3^ della Scuola Secondaria di primo Grado “N. Costa” di Priocca (I.C. di Govone). Uno di questi chiedeva cosa fosse necessario, oltre all’impegno, per riuscire nello studio. Il prof. Profumo ha risposto che ingredienti fondamentali sono la curiosità e la passione, elementi indispensabili per svolgere al meglio qualsiasi cosa nella vita.

Una serata particolare che ha permesso di conoscere il lavoro dell’ex ministro ma anche una persona davvero molto attenta che, grazie alla sua disponibilità personale, ha reso possibile l’incontro.

Giovanna Cravanzola


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