Articoli per le parola chiave » Mauro Ferro «

Venerdì,24 Febbraio 2023 | Scritto da: didattica

Io posso!”… chissà quante volte abbiamo sentito queste parole anche senza bisogno che qualcuno le pronunciasse! Quel qualcuno, probabilmente, voleva farci sentire che poteva fare cose vietate alla maggior parte dei comuni cittadini, quelli come noi. Quasi sicuramente, abbiamo provato la sensazione di essere impotenti. Eppure non è sempre così che vanno le cose ed è proprio di

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Domenica,13 Novembre 2022 | Scritto da: didattica

CACCIA AL NERO. CONFESSIONI DI UN INSIDER DELLA TV POPULISTA”

QUANDO L’INFORMAZIONE E’ MANIPOLAZIONE…

Venerdì 25 novembre alle 18, in videoconferenza, è stato presentato il libro “Caccia al nero. Confessioni di un insider della TV populista” (Chiarelettere). L’autore, che è intervenuto mantenendo l’anonimato, ne ha discusso con Mauro Ferro. L’ incontro è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano d’ Asti, Comune e Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’ Asti con Fra Production Spa, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti. Nel libro, il lettore è condotto, per la prima volta e more…

Domenica,10 Ottobre 2021 | Scritto da: didattica


IL CORAGGIO DI ESSERE UGUALI”

DON ANDREA BONSIGNORI NE HA DISCUSSO CON MAURO FERRO

Diversità, uguaglianza… parole che contraddistinguono ciascuno di noi però, se riferite ai disabili, la prima è spesso l’unica che emerge. Eppure può essere tutta un’altra storia. Lo racconta ne il “Il coraggio di essere uguali. L’impresa diversamente automatica di Chicco Cotto” (ETS) don Andrea Bonsignori. Il libro, scritto con Marco Ferrando (caporedattore a Il Sole 24 Ore) è stato presentato al Castello di Cisterna, martedì 2 novembre 2021 alle 21. L’autore ha dialogato con Mauro Ferro.

L’ incontro è promosso da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano, Comune e Museo di Cisterna, Coop.“Chicco Cotto” di Torino, Comune di San Damiano con Fra Production Spa, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti.

Don Andrea Bonsignori è pedagogista, dirige da oltre 10 anni la scuola del Cottolengo di Torino. È socio fondatore e membro del more…

Lunedì,23 Novembre 2020 | Scritto da: didattica


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ANCHE PER GIOCARE SERVONO LE REGOLE. COME DIVENTARE CITTADINI”

NE HANNO DISCUSSO GHERARDO COLOMBO E MAURO FERRO

Un incontro vivo e pieno di spunti per tutti quello che si è tenuto in videoconferenza per la presentazione del libro “Anche per giocare servono le regole. Come diventare cittadini” (Chiarelettere) di Gherardo Colombo. L’autore ne ha discusso con Mauro Ferro lunedì 21 dicembre 2020. L’iniziativa è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’albese – I.C. Di San Damiano d’Asti con Museo Arti e Mestieri di un Tempo, Fra Production Spa, Acli, Israt e Aimc di Asti. Il libro è il primo all’interno della collana Ri-creazioni dell’ editore Chiarelettere che, rivolgendosi a studenti, famiglie, insegnanti, ha lo scopo di avvicinare ai temi della cittadinanza attiva. Come ha ricordato in apertura Mauro Ferro, il dott. Colombo da anni lavora con i ragazzi e questo ultimo lavoro è in continuità con questo percorso. Nel libro si presenta l’Italia nel periodo difficile degli anni del terrorismo che, però, aveva potuto vivere un periodo felice grazie alla Costituzione. La particolarià, ha sottolineato Colombo, è rappresentata proprio dalla Costituzione. Nel ‘38 erano state emanate le Leggi razziali che non erano state quasi per nulla contrastate. Nel ‘48, la mentalità non era molto cambiata. Ai posti di potere more…

Lunedì,26 Ottobre 2020 | Scritto da: didattica


LA SOCIETÀ DELLA FIDUCIA. DA PLATONE A WHATSAPP”

ANTONIO SGOBBA HA DISCUSSO DEL SUO NUOVO LIBRO CON MAURO FERRO

IN VIDEOCONFERENZA PER IL POLO CITTATTIVA

Fiducia, parola che spesso compare nelle discussioni e riflessioni solitarie della maggior parte delle persone ma di cosa si tratta davvero? Antonio Sgobba ha approfondito questo tema nel suo ultimo libro ”La società della fiducia. Da Platone a whatsapp” (Il Saggiatore). Ne ha discusso con Mauro Ferro l’ 11 novembre 2020 nella videoconferenza organizzata dal Polo cittattiva per l’astigiano e l’albse – I.C. di S. Damiano e Museo Arti e Mestieri di un Tempo con Fra production spa, Acli e Aimc di Asti. Numerosi gli spunti di riflessione e approfondimento emersi durante l’incontro grazie alla capacità di Mauro Ferro di far emergere interrogativi e a quella di Antonio Sgobba di rendersi disponibile al dibattito con i partecipanti. “Il libro – ha detto Ferro – offre una visione ampia e storica sul tema della fiducia ma sarebbe stato lo stesso questo lavoro senza la pandemia?”. Il titolo, ha detto more…

Lunedì,14 Aprile 2014 | Scritto da: didattica

”LA SCUOLA CHE C’È, LA SCUOLA CHE MANCA.

IL PROFESSOR FRANCESCO PROFUMO A CISTERNA D’ASTI”

16^ INCONTRO POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘13/’14

CLICCARE PER SCARICARE LA REGISTRAZIONE DELLA SERATA:

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/profumo_cisterna.mp3

Di scuola si parla e si sparla. È un po’ come sparare sulla Croce Rossa. Sovente, però, non sono ben chiare le dinamiche del suo funzionamento, le sue disfunzioni ma anche la sua ricchezza.

Il prof. Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione dal 2011 al 2013, ha parlato di questi temi nell’incontro “La scuola che c’è, la scuola che manca” che si è tenuto il 29 aprile 2014 alle ore 21 presso il Castello di Cisterna d’Asti. La serata è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese - I. C. di San Damiano d’Asti in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo.  Mauro Ferro - responsabile territoriale Casa di Carità Arti e Mestieri, ente di formazione professionale – ha introdotto la serata ponendo interrogativi e spunti di riflessione, chiedendo, in apertura, dei sogni, degli ostacoli, dei progetti realizzati e dell’eredità lasciata durante il mandato da ministro.

Profumo è partito dalla sua carriera professionale: “Spesso le cose mi hanno cambiato la vita in modo more…

Lunedì,14 Novembre 2011 | Scritto da: didattica

Scarica il volantino: 18nov11strada

SCARICA I FILES AUDIO DELLA SERATA:

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/strada1.mp3

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/strada2.mp3

“Emergency

Praticare i diritti per costruire la pace”

CECILIA STRADA AL CASTELLO DI CISTERNA D’ASTI

5^ INCONTRO PER IL POLO CITTATTIVA ASTIGIANO E ALBESE

Un nuovo importante appuntamento, con Cecilia Strada presidente di Emergency, si è tenuto venerdì 18 novembre 2011 alle ore 21,00 presso il Castello di Cisterna d’Asti. L’incontro è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – di cui la Direzione Didattica di S. Damiano è capofila – il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti, Emergency ed i Volontari di Asti, Alba ed Alessandria. L’appuntamento – il quinto della serie – era inserito all’interno di un ricco calendario di iniziative  organizzate dal Polo Cittattiva per l’inaugurazione del Bosco della Costituzione - che si dipanerà fino a giugno 2012 con laboratori di cittadinanza attiva aperti al territorio. Farà da filo conduttore il tema della libertà considerata da punti di vista diversi, con l’intervento di personaggi come Massimo Ottolenghi, Isacco Levi, E. Borra, Alessandro Barbero, Boggioni, la Fondazione Vassallo… solo per citarne alcuni.  L’incontro con Cecilia Strada è stato un importante tassello del progetto, per riflettere su come, in assenza di diritti non sia possibile ottenere la pace e, soprattutto, la libertà. Laureata in sociologia, Cecilia Strada dal 2009 è presidente di Emergency, Ong fondata dai more…

Mercoledì,5 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 11magg10

SULLE REGOLE: COSTITUZIONE, SOCIETÀ, PERSONA

Lo scorso Martedì 11 Maggio, presso il Castello Medioevale di Cisterna d’Asti, introdotto da Mauro Ferro è intervenuto il dottor Gherardo Colombo. Organizzato dal Polo Cittattiva, in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un tempo, l’incontro sul “Vivere la Costituzione nel quotidiano” ha affrontato il 3° articolo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge”.

Come mai si decide di lasciare la magistratura dopo più di trent’anni di professione? E’ forse un’utopia lavorare affinché nel nostro Paese vi sia il rispetto delle regole, ossia affinchè si possa avviare un cammino verso la legalità? La risposta a questi quesiti hanno rappresentato la apertura e la chiusura del vivace dibattito condotto dall’ex-magistrato divenuto famoso per aver contribuito ad inchieste sulla Loggia P2, il delitto Ambrosoli e “Mani Pulite”. Proprio allo scadere del 15° anno dall’inizio di quest’inchiesta, a metà Febbraio del 2007, il magistrato si ritira dal proprio servizio. Come quel giorno in cui, essendo il rubinetto del proprio appartamento milanese rimasto a secco, l’idraulico intervenuto risale al guasto seguendo le tubature scendendo fin giù in cantina, egli decide che sia giunto il momento di scendere nelle scuole, nei circoli, ovunque ce ne sia il bisogno: il rapporto con la giustizia è sterile se chi la amministra non dispensa prima ancora di verificare, se non esiste una comunicazione fra la magistratura ed i cittadini per comprendere il perchè delle regole.

Perchè l’Italia si è dotata di un insieme di regole che prende il nome di Costituzione? Qualcuno fra i presenti in platea suggerisce l’affermazione del principio di verità, qualcun altro ricorre alla serietà tout-cour. Ma siamo così certi che non sia relativa, ovvero che la verità non dipenda forse dal contesto o dal momento storico, e quindi non sia solamente la difesa dello status quo? Prima del 1 Gennaio 1948, data in cui entra in vigore la Costituzione Italiana, l’ordine costituito si basa su una struttura gerarchica alla cui base versa la maggior parte della popolazione, alla quale non vengono riconosciuti i più elementari diritti. La redazione della Costituzione assicura il riconoscimento di alcuni principi fondamentali irrinunciabili, inalienabili, insopprimibili: come il principio di laicità, il principio democratico, ed appunto il principio di uguaglianza, secondo cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. (continua a leggere…) more…

Mercoledì,7 Aprile 2010 | Scritto da: didattica

SCARICA IL VOLANTINO: 16apr10

“GIORNALISMO E CITTADINANZA: QUALI REGOLE PER COMUNICARE E PERCHE’…”

ottavo incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ‘09/’10

Argomento scottante quello della comunicazione attraverso gli organi di stampa. Di questo si è discusso venerdì 16 aprile 2009 presso il Museo Arti e Mestieri di Cisterna d’Asti all’interno degli incontri di sensibilizzazione promossi dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, che vede nella Direzione Didattica di S. Damiano la scuola capofila.

Ospiti della serata il dottor Carlo Cerrato, caporedattore della testata giornalistica di Rai 3 Piemonte intervistato dal dottor Mauro Ferro.

Il dottor Cerrato è partito da un breve storia dell’ informazione televisiva sottolineando anche i passaggi che hanno portato alla nascita delle televisioni locali. Fino a 35 anni fa circa il panorama era molto ristretto nel mondo dell’ informazione perché unica presenza era quella della televisione di Stato. Le regole su cui si basava questo mondo non erano molto diverse da quelle che avevano visto nascere l’informazione scritta e non vi erano ancora i presupposti di oggi.

Solo con l’avvento degli anni ’70 e, soprattutto, grazie ad una tecnologia meno costosa e più abbordabile, nasce la richiesta che la TV non sia più solo di Stato ma diventi anche dei privati.

Nascono in questo periodo moltissime emittenti private locali ( ad es.: Tam…), sviluppate con pochissimi mezzi ma moltissima inventiva da gruppi di appassionati sparsi nei diversi territori. Esperienze molto ricche anche dal punto di vista sperimentale ancora oggi da rileggere anche in chiave sociale.

Oggi la televisione cambia nuovamente per opera dell’ innovazione del digitale.

Dal momento in cui nasce la televisione privata non si parla più soltanto di informazione ma anche di comunicazione che non significano la stessa cosa. Per l’ imprenditore privato il mezzo televisivo, mediante la comunicazione, può attirare forti investimenti. Nasce, quindi, una nuova industria e un nuovo mezzo che sviluppa un genere che era già presente ma con canoni diversi: la pubblicità.

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