Venerdì, 3 Giugno 2016 | Scritto da: didattica

REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO ALLA PAGINA:

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/zorzi_gallo.mp3

A CISTERNA D’ASTI SI E’ DISCUSSO DI “TEORIE DI GENERE: CHIESA, EDUCAZIONE E SOCIETÀ’”

Da anni il Polo Cittattiva promuove incontri finalizzati alla promozione del pensiero critico. Il tema delle teorie di genere, negli ultimi mesi, hanno scatenato un dibattito molto vivace. In quest’ottica, e anche tenendo conto degli ultimi episodi di cronaca legati al femminicidio e all’ omofobia, è stato proposto l’incontro di venerdì 17 giugno 2016 alle ore 21 – presso il Castello di Cisterna d’Asti – dal titolo “Teorie di genere: chiesa, educazione e società” che ha visto come relatori la  teologa Selene Zorzi e don Marco Gallo.

L’incontro era inserito all’interno delle iniziative del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I. C. di San Damiano d’Asti con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo, la Fondazione Crasti, l’Aimc di Asti e l’ UnitàParrocchiale di Cisterna d’Asti.

Selene Zorzi (docente stabile straordinario di Patrologia e Storia della Teologia all’Istituto Teologico Marchigiano e di Antropologia e Patrologia all’ISSR di Ancona) e don Marco Gallo (sacerdote della diocesi di Saluzzo, direttore dell’ufficio catechistico e liturgico, vive e lavora nell’unità pastorale di Verzuolo (Cn), dottore di teologia dogmatico-sacramentaria, condirettore di Rivista di Pastorale liturgica, insegna sacramentaria allo STI e ISSR di Fossano. E’ stato professore invitato all’Institut Catholique di Parigi, per un corso di teologia liturgica) si sono confrontati su questa tematica partendo, in primo luogo, dal chiarimento di alcuni termini usati sovente in moto inappropriato. L’intervento della prof.ssa Zorzi è partito proprio dall’approfondimento del termine genere in quanto, come ha sottolineato: “Più abbiamo parole e più è facile individuare la realtà e conoscerla attraverso un’esperienza più ricca”. Il termine genere può avere un significato di tipo grammaticale che non è assoluto ma dipende dalla lingua considerata. Il secondo significato riguarda l’antropologia culturale e analizza come, a  partire dal sesso, una società strutturi i ruoli di uomini e donne. Indica l’aspetto sociale e culturale di distanza tra i sessi non basato, però, su un punto di vista biologico. Questa accezione è la più studiata in ambito legislativo. Il sesso è diverso dal gender in quanto il primo è basato dalla biologia mentre il secondo su dati di tipo culturale. È ciò che una società considera maschile o femminile e cambia in base alla cultura e al tempo essendo un’attesa socialmente costruita. Il terzo significato è quello dell’ ideologia del gender che indentifica il sesso con il gender. L’ultimo significato di genere è raggruppamento: il genere umano. Purtroppo alcune visioni confuse hanno creato molto caos all’interno di questi significati confondendoli e mischiandoli tra di loro.

Don Marco Gallo ha analizzato il punto di vista della Chiesa cattolica. Nel 1994, durante la 4° Conferenza Mondiale sulla condizione femminile, compare per la prima volta il termine gender e, da allora, suscita la riflessione della Chiesa. I documenti di questa conferenza parlano di disuguaglianza di genere. Emerge, però, l’esigenza di stabilire cosa si considera per genere fino ad arrivare all’apertura di Papa Francesco. Il tema del genere, che una volta era riferito al femminismo, è una richiesta di coinvolgimento diverso dell’intera umanità per la riconsiderazione dei ruoli. Durante la serata sono stati affrontati ancora diversi temi come quello delle uguaglianze e delle differenze, degli stereotipi e della libertà individuale.

Lo studio di genere dovrebbe proprio aiutare a costruire una maggiore libertà perché un mondo di differenze può essere molto più ricco per tutti. Per far questo famiglia, scuola e società dovrebbero costituire un fronte comune per educare alle emozioni aiutando l’individuo rispetto alle relazioni. Occorre quindi liberare sia i maschi che le femmine dagli stereotipi che non sono solo generalizzazioni ma potere violento che impone dove poter camminare. Temi affascinanti e complessi che, sicuramente, meritano ulteriori approfondimenti. La registrazione dell’incontro è disponibile all’indirizzo: http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/?p=1749

Giovanna Cravanzola

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