Lunedì, 16 Novembre 2009 | Scritto da: didattica

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LA MATEMATICA PER IL CITTADINO

Secondo incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ‘09/’10

La matematica, astruso e indigesto ricordo di scuola?

Forse non è proprio così. Infatti, intorno ad un argomento che molti ritengono poco invitante, si sono riunite parecchie persone nell’ aula magna della Scuola Media di Vezza d’Alba per ascoltare il prof. Ferdinando Arzarello, professore ordinario presso il dipartimento di Matematica della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’ Università degli Studi di Torino, autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo della didattica della matematica apprezzate a livello internazionale nonché presidente della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica.

L’incontro, inserito all’ interno delle serate di sensibilizzazione del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese (che vede la Direzione Didattica si S. Damiano come istituto capofila), rientra anche all’ interno del PROGETTO MATECOMUSEI organizzato a cura dell’ Istituto Comprensivo di Canale – Cn, della Rete Museale Roero e Monferrato, dell’ Ecomuseo delle Rocche. Finalità comune è quella di ripensare la matematica non come qualcosa di avulso dalla realtà ma come modo per leggerla criticamente.

Presentato dal Dirigente dell’ Istituto comprensivo di Canale, dottor Luigi Cabutto, il professor Arzarello, ha iniziato il suo intervento a partire dai risultati spesso mediocri che la scuola italiana ottiene all’ interno della valutazione Ocse Pisa. L’argomento è stato spesso oggetto di discussione sui mass media, incrementando nell’ opinione pubblica la sensazione che la scuola italiana sia scarsamente attrezzata a livello contenutistico su questi argomenti. Avvicinandosi in modo più attento e scientifico alla questione, invece, ci si rende conto che non sono i contenuti da migliorare ma la metodologia e l’approccio a questa disciplina che, spesso, non promuovono la costruzione di competenze ma solo di conoscenze talvolta transitorie. Quindi sarebbe meglio evitare, in questa prospettiva, “programmi” troppo prescrittivi per quanto riguarda i contenuti e riflettere, invece, su un curricolo che orienti alla costruzione proprio di quelle competenze trasversali e disciplinari che si ritengono importanti per la cittadinanza attiva, intesa come visione critica della realtà ( comprensione, capacità di rielaborazione, ricerca di soluzioni creative ai problemi… ). Infatti proprio su questi aspetti si incentrano le prove Ocse Pisa. I risultati in materia, quindi, sono forse da attribuirsi alla scarsa dimestichezza degli studenti italiani con orientamenti di questo genere che, sovente, non riguardano solo la matematica ma anche altre discipline. Da queste riflessioni sono stati ideati alcuni progetti tra i quali M@t.abel e la MATEMATICA DEL CITTADINO.

Nascono anche dal presupposto che le classi siano ambienti complessi per le quali è difficile proporre proposte e soluzioni uguali per tutti. Quindi no alle ricettine e all’ introduzione di continue novità ma, al contrario, attenzione alle connessioni multiple della matematica con le altre materie e alla promozione delle comunità di pratiche sia tra docenti che tra insegnanti, unico modo per costruire insieme percorsi di senso. Infatti la condivisione di buone prassi può promuovere l’ insegnamento come esperienza di apprendimento continuo. E proprio sull’ apprendistato cognitivo si basano i progetti sopra citati.

Anche per quanto riguarda l’utilizzo dei mezzi informatici, secondo il professor Arzarello, ci deve essere sempre la consapevolezza da parte degli utenti ( insegnanti o alunni) dell’ importanza non solo del controllo del mezzo ma, soprattutto, di come e quanto gli strumenti tecnologici possano mediare e accompagnare l’apprendimento. Evitare quindi le torri d’avorio ma ricercare consonanza degli strumenti introdotti nella scuola con quelli presenti nel mondo, nella vita reale per risolvere problemi reali. Infatti, se la matematica scolastica propone solo situazioni problematiche fittizie e retoriche, non riesce a stimolare la capacità critica dei ragazzi ma ripropone solo modelli ripetitivi.

La serata, ricca di spunti di riflessione per i presenti, si è conclusa con l’intervento del dottor Franco Calcagno, Dirigente Scolastico del Circolo di S. Damiano d’Asti che, nel ringraziare a nome dei presenti il professor Arzarello per il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di una formazione “pregnante” – in relazione ai mezzi multimediali - non solo dal punto di vista tecnico ma anche metodologico per fornire gli strumenti al fine di un utilizzo consapevole e non soltanto passivo degli stessi.

Matematica per capire, matematica per leggere il mondo, matematica per incontrarsi … e, perché no, anche per divertirsi.
Prossimo incontro del POLO CITTATTIVA, sabato 12 dicembre 2009, alle ore 21,00, presso il Museo Arti e Mestieri di Cisterna d’Asti – Castello medioevale.

Titolo della serata sarà:ANTROPOLOGIA DELLA TERRA E CITTADINANZA:

QUANDO PAESE VOLEVA DIRE ANCHE FESTArelatore Prof. Piercarlo Grimaldi, Università degli Studi di Torino.

Ins. G. Cravanzola

 

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