Martedì, 1 Novembre 2011 | Scritto da: didattica

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LE RIVOLUZIONI DALL’ALTRA PARTE DEL MARE

DOMENICO QUIRICO RACCONTA LA “PRIMAVERA ARABA”

3^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. 2011/2012

Un tratto di mare ci separa da un mondo che pensiamo di conoscere ma davanti al quale, spesso, ci riduciamo ad essere solo degli spettatori perplessi, inconsapevoli, distratti ed incapaci di addentrarci all’ interno di questi territori che ostinatamente esploriamo utilizzando mappe semplificate e scritte con codici occidentali.

Ma a volte un libro può riuscire a farci intravedere  le strade per cercare di avvicinarci ai vicoli di un cultura altra facendo cronaca ma anche parlando di eventi e fenomeni che si agitano sullo sfondo. Questo accade quando il narratore ha la capacità di raccontare ciò che avviene con un punto di vista che è simile a quello dello storico. Solo così emerge un mondo profondo che si vede, sovente, solo in superficie. Parlare di democrazia, in queste situazioni, ha una valenza diversa rispetto al nostro mondo e appare chiaramente quando chi scrive non utilizza luoghi comuni ma termini che significano esattamente ciò che vogliono dire.

Con queste parole il prof. Renato Romagnoli, studioso appassionato di storia, autore di numerosi testi relativi alle vicende astigiane, ha presentato il libro: “Primavera araba” di Domenico Quirico, giornalista de “La Stampa”, a lungo in prima linea come inviato in diverse zone calde del mondo dove ha cercando sempre la fonte autentica delle informazioni fino a condividere l’esperienza di un barcone di disperati, affondato al largo di Lampedusa. Recentemente ha ricevuto alcuni importanti riconoscimenti giornalistici.

L’incontro si è tenuto nella piovosa serata di venerdì 4 novembre 2011 alle 21,00 presso il Castello di Cisterna d’Asti, organizzato dal  Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese - di cui la Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti è capofila – in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti e la libreria Fenice di S. Damiano d’Asti.

La serata è stata introdotta da Tiziana Mo che ha voluto dedicare un pensiero alle vittime dell’alluvione di Genova.

Prendendo la parola Quirico ha motivato le scelte che hanno mosso la realizzazione di questo libro che nasce dalla necessità di raccontare il tempo veloce delle rivoluzioni, quando gli uomini accelerano il ritmo di vita, tutto va più veloce ed i minuti valgono come mesi e le ore come anni.

Una rivoluzione che, come spesso accade, nasce in una realtà di giovani alla ricerca di una speranza in un mondo soffocato dalla corruzione. Proprio questi giovani, affamati di conoscenza e di voglia di scoprire il mondo, partono –grazie agli enormi sacrifici propri e delle famiglie – alla volta del nostro territorio per scoprire se davvero quel mondo di libertà e democrazia è il giardino delle delizie a lungo agognato.

La realtà, purtroppo, è ben più dura: per gli occidentali – per noi – quelle delizie sono ricchezze da portare come vessilli di civiltà fin tanto che gli altri rimangono in casa propria ma non da nascondere sotto chiave quando, da lontano,  quegli stessi altri arrivano a bussare alla porta del fratello “libero e democratico”. Un modello valido, insomma, fin tanto che lo si guarda da lontano, senza sciuparlo troppo.

Una mossa, però, anche politicamente sbagliata perché il rischio - che si sta  facendo sempre più certezza – è che i modelli a cui ispirarsi, adesso, siano quelli dei regimi islamici che partono da un fortissimo senso religioso che unisce gli individui e che oggi, nei Paesi ricchi, è ormai sconosciuto.

Questi partiti parlano dei poveri, ai poveri ed in una lingua a loro comprensibile mentre la democrazia, se non viene coltivata a partire dal basso, dalle pance… ma impiantata come una coltura esotica, è più complessa e poco accessibile. Il rischio che si sta correndo, di scontro tra culture, si sta rivelando sempre più grande e l’unico modo per cercare almeno in parte di comprendere questa realtà così complessa è solo quello di avvicinarsi spogliandosi di ogni certezza e presunzione, nudi da preconcetti ma vestiti solo dalla volontà di andare avanti a mani nude per costruire davvero un mondo nel quale sarà più facile comprendersi reciprocamente.

Dopo aver risposto alle domande del numeroso pubblico  presente, nonostante il maltempo, raccontando alcuni episodi della traversata del Mediterraneo su un barcone e dei giorni di prigionia in Libia, Quirico ha concluso l’incontro affermando che, nonostante tutte le difficoltà incontrate, ciò che lo sollecita a proseguire il suo lavoro di inviato è il desiderio di incontrare volti, di conoscere altre storie che, ormai, costituiscono il suo mondo dove spesso è possibile scorgere la banalità del male e la grandezza del bene ovunque ci si trovi.

Il prossimo incontro del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese si terrà venerdì 18 novembre 2011 alle 21,00 presso il Castello di Cisterna d’Asti avrà come gradita ospite Cecilia Strada, Presidente di Emergency. L’incontro, organizzato in collaborazione con Emergency ed i volontari di Emergency di Asti ed Alessandria, avrà per titolo: Emergency: Praticare i diritti per costruire la pace ”.

Giovanna Cravanzola

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