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Lunedì,10 Gennaio 2022 | Scritto da: didattica

Antonio Armano è giornalista e scrittore di quelli si documentano a fondo e non solo. “Il ragazzo nel bunker. Storia di Bernard Mayer, sopravvissuto alla liquidazione del ghetto di Drohobycz” (Ed. Piemme), il suo ultimo libro, è stato presentato in videoconferenza martedì 25 gennaio 2022. L’incontro è stato organizzato da Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese – I.C San Damiano d’Asti, Museo di Cisterna, Israt, more…

Lunedì,10 Gennaio 2022 | Scritto da: didattica

PRIMO LEVI. IL LABORATORIO DELLA COSCIENZA”

GIOVANNI TESIO NE DISCUTE CON ALESSANDRO CERRATO

Primo Levi, scrittore, chimico, testimone, poeta… sono così variegati gli aspetti che hanno caratterizzato la sua personalità che ne emergono sempre di nuovi sui quali riflettere. Nel libro “Primo Levi. Il laboratorio della coscienza” (Ed. Interlinea), Giovanni Tesio ne approfondisce molti. Il saggio è stato presentato sabato 22 gennaio 2022 alle ore 17 (Meet) nell’ambito degli incontri promossi da Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese – I.C. S. Damiano, Museo di Cisterna, more…

Mercoledì,20 Gennaio 2010 | Scritto da: didattica

OLTRE LA CENERE

Quarto incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ‘09/’10

27 gennaio 2010, Giornata della Memoria, Biblioteca Comunale di Canale d’Alba. Nicoletta Fasano, Monica Dogliani, Primarosa Pia: riflessione, storia, emozione fuse magicamente in una serata al femminile che ha dato modo di parlare da una prospettiva diversa di questa ricorrenza. L’occasione è stata promossa dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – che vede la Direzione Didattica di S. Damiano come capofila – in collaborazione con l‘Associazione “Franco Casetta” e la Biblioteca Comunale di Canale d’Alba.

A quasi un decennio dalla sua istituzione, quale senso dare oggi alla Giornata della Memoria? Con questo interrogativo la dott.ssa Nicoletta Fasano dell’ Istituto Storico della Resistenza di Asti ha dato inizio alla serata dedicata alla presentazione del libro “Oltre la cenere” (Paoletti D’Isidori Capponi Editori) di Monica Dogliani e Andrea Ronchetti.

La risposta alla domanda iniziale non né semplice né scontata e neppure univoca. Purtroppo il parlare di Auschwitz, di campi di concentramento e di sterminio si svuota di significato e diventa un momento di pura retorica se non è accompagnato da una conoscenza storica sul periodo. Spesso, invece, ci si ferma all’ identificazione emotiva con le vittime che, se è accompagnata dalla difficoltà di mettere in relazione, problematizzare e collegare avvenimenti che sembrano scollegati tra loro, non permette di comprendere davvero e di non banalizzare quanto è accaduto. Se poi tutto ciò è unito alla difficoltà di ricordare del mondo post-moderno, appare paradossale aver dedicato una giornata alla memoria in una società priva di memoria. Ma per fare memoria occorre fare i conti con la storia.

Lo sterminio, Auschwitz… sono il punto di arrivo di un pensiero non solo tedesco ma europeo tra fine ‘800 e inizio del ‘900. Memoria, ricordo… in alcune situazioni la Giornata della Memoria diventa un modo per pacificare le coscienze, per calare, in fondo, un velo (im)pietoso su questo periodo terribile della storia assegnando il ruolo dei cattivi ad altri. Visione, in fondo, rassicurante che ha quasi la funzione di allontanare da sé percezioni negative, nella speranza che non possano più ripetersi simili situazioni perché il mondo è ormai diverso ed i cattivi di allora non ci fanno più paura, proprio come l’uomo nero di quando eravamo bambini.

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