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Lunedì,27 Marzo 2017 | Scritto da: didattica

don Ciotti

SCUOLA, FAMIGLIA E SOCIETÀ PER FORMARE ALLA CITTADINANZA ATTIVA

DON CIOTTI AL CASTELLO DI CISTERNA D’ASTI: PAROLE DI SPERANZA PER ILLUMINARE IL MONDO

11^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘16/’17

REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO ALLA PAGINA:  http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/dal%202017/donciotti.mp3

Ciotti gruppo

“Che Dio vi dia una bella pedata per rimettervi sempre in gioco!” con questo augurio sentito, e quanto mai originale, si è concluso l’affollato incontro con Don Ciotti che si è tenuto al Castello di Cisterna d’Asti venerdì 6 aprile 2017. L’iniziativa dal titolo “Scuola, famiglia e società per formare alla cittadinanza attiva” è more…

Domenica,19 Marzo 2017 | Scritto da: didattica

QUANDO LA CULTURA È LA CHIAVE PER LEGGERE IL MONDO DIGITALE

10^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘16/’17

MATERIALI DI RODOLFO MARCHISIO ALLA PAGINA:

http://www.gessetticolorati.it/reteragazzi/schede-e-link-di-aggiornamento-ed-approfondimento/

LINK PER ORDINARE IL LIBRO “IL MONDO DELLA RETE SPIEGATO AI RAGAZZI”:

http://www.gessetticolorati.it/reteragazzi/#filter=.ordina

“Coding o non coding… questo è il problema”. È una domanda sufficiente? Utilizzare o non utilizzare la tecnologia a scuola riesce a colmare il divario sociale e culturale dei ragazzi? Il prof. Rodolfo Marchisio si è interrogato con il pubblico durante l’incontro “Non di solo coding. La necessità di una cultura digitale” che si è tenuto lunedì 3 aprile 2017, alle ore 17,15 presso il Circolo M. Cartello della Fraz. Valgorzano di S. Damiano d’Asti, organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano d’Asti (all’interno del percorso “Recuperi/amo parte 4^ - Diritti verso il 2018”) con la Parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano, il Museo e il Comune di Cisterna d’Asti, l’Aimc di Asti  e la Fondazione Crasti. A introdurre l’incontro il prof. Fabio Poggi, dirigente scolastico dell’I.C. di San Damiano d’Asti che ha posto l’accento su come il tema del digitale, se da un lato appare superato da una tecnologia sempre più diffusa e accessibile, dall’altro è un nodo di stretta attualità. Oggi, si stanno vedendo i primi effetti della scuola digitale che, però, nasconde sempre delle stereotipie. L’uso della rete ha determinato diversi problemi scatenati anche da un’incoscienzamarchisio globale. Dall’altro lato, a fronte di uso sconsiderato, è ancora presente un fronte compatto di persone che demonizzano le tecnologie in modo del tutto aprioristico. Il prof. Marchisio si occupa di digitale già dagli more…

Domenica,19 Marzo 2017 | Scritto da: didattica

ANNA FRANK: PAGINE DI IERI PER PENSARE AL DOMANI

9^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘16/’17

REGISTRAZIONE PRIMA PARTE

REGISTRAZIONE SECONDA PARTE

Siamo abituati a vivere in una società dove tutto invecchia rapidamente: oggetti, abiti e non solo. Tutto appare in continua evoluzione e ciò che era nuovo un attimo prima, diventa improvvisamente, vecchio, obsoleto e inutile. Allora, anche discutere di certi argomenti in periodi non canonici, significa rischiare. Pare infatti che alcune tematiche si esauriscanoCORRADINIBOLOGNA con il 27 gennaio, che scadano come la mozzarella, che si anneghino nei retorici: “Per non dimenticare… perché non accada di nuovo…” che, talvolta, finiscono per diventare riempitivi muti. Per fortuna, non accade sempre perché ci sono parole che sono senza tempo. Possono essere state scritte un secondo o un secolo fa, non è importante perché il loro suono riesce ancora a far muovere le corde dell’anima, a farci riflettere cambiandoci.

“Il diario di Anna Frank” raccoglie questo genere di parole che, anche se pensate e scritte più di settant’anni fa, suonano vive. Venerdì 31 marzo 2017, al Castello di Cisterna d’Asti, si è parlato proprio di questo con lo scrittore Matteo Corradini che ha presentato “Diario” (Ed. Rur Rizzoli), frutto di una ricerca filologicaCORRADINI attentissima. La prefazione dell’opera è di Sami Modiano (tra gli ultimi sopravvissuti di Auschwitz) mentre la traduzione è di Dafna Fiano. A introdurre la serata la prof.ssa Maria Grazia Bologna (vicepresidente dell’Israt). L’incontro è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano more…

Sabato,18 Marzo 2017 | Scritto da: didattica

inaugurazione_piazzadelpalloneNeppure un poeta potrebbe descrivere e tradurre in versi lo “skyline” di Cisterna d’Asti quando ti appare dinanzi in una giornata di sole d’inizio primavera che pur faticando ad esprimersi comincia a far sentire i primi effetti del suo calore. Questa è stata la mia prima impressione ritornando in quel paese che mi vide protagonista a cavallo degli anni ‘90 in alcune pantalere che i vecchi mi hanno ancora una volta ricordato, nascondendo a stento un velo di malinconia.
Martedi scorso la pallapugno è stata ancora una volta protagonista a Cisterna nel ricordo di Alberto Laferrere, farmacista di professione ma “atleta dai muscoli e dal pugno di acciaio” che, come riporta un’edizione speciale della Gazzetta d’Alba del 1982, viene definito come il più grande giocatore di pallapugno del ‘900. Ma Alberto non era solo bravo nel balun ma se la giocava con tutti anche nel pallone toscano, nel pallone piccolo piemontese ed anche nel tamburello. Uno sportivo poliedrico già a quei tempi precoce anticipatore dell’odierno tentativo di avvicinamento tra i due sport sferistici nostrani.

Da anni si attendeva questo momento perchè la grandezza del giocatore meritava un riconoscimento ufficiale da parte dell’intera comunità e finalmente il tempo di agire è arrivato: martedi scorso alle 15.00 il parroco don Luigi Binello ha benedetto la piccola lapide fissata al muro di Piazza Maggiore Hope ma già “Piazza del Gioco del Pallone”, che ricorderà ai passanti la figura di questo figlio di Cisterna ( questo era anche il suo soprannome), come uno dei più grandi di sempre.

Personaggio principe del pomeriggio è stato Bruno Campagno, fuoriclasse e tuttora leader della Canalese more…

Venerdì,10 Marzo 2017 | Scritto da: didattica

L’INNOCENZA VIOLATA E LA LEGGE DEL BRANCO. PER NON DIMENTICARE MARIA TERESA NOVARA

UN CASO DA RIAPRIRE

8^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘16/’17

È la notte del 16 dicembre 1968, una bambina scompare da Villafranca d’Asti. Il suo corpo è ritrovato il 13 agosto 1969, a pochissime ore dalla morte, in una cascina di Canale d’Alba. È trascorso quasi mezzo secolo da quei giorni terribili, quel delitto rimane impunito ma questa storia non è mai stata dimenticata ed è ancora viva nei ricordi di moltissime persone. La scrittrice e giornalista Marilina Rachel Veca con Stefano Cattaneo ne hanno discusso durante l’incontro dal titolo “L’innocenza violata e la legge del branco. Per non dimenticare Maria Teresa Novara” che si è tenuto venerdì 17 marzo 2017 al Castello di Cisterna d’Asti organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano d’Asti con il Museo e il Comune di Cisterna d’Asti, l’Aimc di Asti  e la FondazioneCrasti.  Marilina Rachel Veca vive e lavora a Roma. Laureata in lettere moderne presso l’università degli studi more…