Lunedì, 17 Ottobre 2016 | Scritto da: didattica

SLIDES DELL’INCONTRO: losito_sandamiano

LAVORARE PER COMPETENZE”

1^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘16/’17

Da alcuni anni, ormai, il tema delle competenze è materia di discussione nel mondo dell’educazione sia a livello nazionale che internazionale.

Ma come si può lavorare per competenze?

Di questo e di molto altro ha discusso il prof. Bruno Losito durante l’incontro che si è tenuto martedì 4 ottobre 2016 per gli insegnanti dell’I.c. di S. Damiano d’Asti.

L’iniziativa ha inaugurato la serie di incontri proposti dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I. C. di San Damiano d’Asti, all’ interno del calendario degli incontri “RECUPERI –AMO PARTE QUARTA - Diritti verso il 2018” ,  in collaborazione con la Fondazione Crasti, il Museo e il Comune di Cisterna d’Asti.

Il prof. Losito insegna Pedagogia sperimentale nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università  Roma Tre. È  stato ricercatore presso l’Invalsi. Si occupa di ricerca valutativa ed è stato coordinatore nazionale di indagini comparative internazionali quali OCSE PISA 2006 e IEA CIVED ‘99. Ha ricoperto il ruolo di direttore associato di ricerca per il terzo studio dell’IEA sull’educazione civica e alla cittadinanza (ICCS 2009). Nel suo intervento, in primo luogo, ha evidenziato la poca chiarezza rispetto al termine “competenza”  cosa che genera confusione negli insegnanti. Certo è che una competenza viene mossa attraverso problemi e non può essere disgiunta da un bagaglio solido di conoscenze. Non è possibile osservare una competenza ma dei comportamenti competenti intesi come manifestazioni comportamentali. Inoltre le competenze non sono mai stabili: a seconda delle manifestazioni, del contesto del compito… possono variare, manifestarsi ma anche regredire.

Per questi motivi, la scuola deve offrire un ambiente dove siano fornite continuamente diverse occasioni di apprendimento tenendo comunque in conto che le competenze possono essere molteplici in un individuo ma manifestarsi in tempi e avanzamento diverso.

Inoltre occorre costruire situazioni didattiche in cui i ragazzi possono dimostrare dei comportamenti competenti. La  scuola non è l’unico luogo di costruzione delle competenze e, inoltre, esistono competenze chiave indispensabili ad ogni cittadino che devono essere maturate e sviluppate trasversalmente all’interno del curricolo di studi.

Il prof. Losito ha ribadito l’importanza della progettazione (flessibile, sviluppata a livello orizzontale e verticale mediante la collaborazione e il dialogo tra insegnanti di ordini diverso) in cui la discussione non si focalizzi solo sui contenuti ma sugli stili di apprendimento degli alunni e di insegnamento dei docenti, valorizzando i tempi, gli spazi e, in sostanza, l’organizzazione di una scuola.

Ovviamente, tutto ciò richiede la partecipazione attiva di tutti i componenti della scuola ed anche la capacità di effettuare scelte mirate e consapevoli relativamente all’azione educativa.

Per formare alunni competenti, occorre avere insegnanti competenti capaci, in itinere, di porsi domande critiche in relazione al proprio operato e di modificare la propria azione educativa.

Un lavoro lungo e non sempre semplice che richiede tempo, una sfida che, sicuramente, gli insegnanti sapranno superare.

Giovanna Cravanzola

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