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Mercoledì,22 Febbraio 2017 | Scritto da: didattica

”MEGHI, UNA COMBATTENTE SENZA ETA’. MARGHERITA MO AL CASTELLO DI CISTERNA D’ASTI”

6^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘16/’17

REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO IN FORMATO MP3: http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/dal%202017/meghi.mp3

“Perché è una regola che vale in tutto l’universo/ chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso/e anche se il mondo può far male/ non ho mai smesso di lottare./E’ una regola che cambia tutto l’universo/perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso /e in questa lacrima infinita c’è tutto il senso della vita”

(“Combattente” di Fiorella Mannoia).

Tutte le belle canzoni hanno il potere di farci pensare a qualcuno o a qualcosa e le parole di Fiorella Mannoia sembrano tratteggiare il ritratto di una donna davvero eccezionale: Margherita Mo, nome di battaglia Meghi. Venerdì 3 marzo 2017  - al Castello di Cisterna d’Asti– è stato presentato il libro che racconta la sua storia avventurosa “Meghi. La staffetta delle Langhe libere” (Ed. Araba Fenice) di Giovanna Zanirato, Donato Bosca e Simona Colonna. L’incontro, inserito  all’interno delle manifestazioni per il 72° Anniversario della Battaglia di Cisterna e S. Stefano Roero e per la Giornata Internazionale della donna, è stato promosso dal Polo Cittattiva per more…

Martedì,8 Marzo 2016 | Scritto da: didattica


UN ARCHIVIO CHE PROFUMA DI VITA: STORIE DI OPERAIE, STORIE DI DONNE FORTI QUANDO A SAN DAMIANO C’ERA LA FACIS

8^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘15/’16

REGISTRAZIONE INCONTRO ALLA PAGINA:

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/donne16.mp3

Sono trascorsi pochi anni da quando, a S. Damiano d’Asti,  la parola  “Facis” significava non solo “Fabbrica Abiti Confezionati in Serie” ma un vero e proprio mondo. Voleva dire: lavoro, progresso, miglioramento - magari l’acquisto una casa di proprietà - ma anche immigrazione, competenza, impegno, soddisfazione, senso di appartenenza, amicizia. Oggi, purtroppo, guardando il vergognoso stato di abbandono in cui versano le due strutture che hanno ospitato questa storia, si viene colti da un senso di malinconia e anche di imbarazzo. Due giganteschi spettri, monumenti del degrado e dell’incuria. Eppure non è così lontano il tempo in cui erano il cuore pulsante di un paese dove il suono delle sirene di inizio e fine lavoro delle fabbriche, scandivano le ore anche di coloro che partecipavano solo marginalmente a more…