Giovedì, 18 Marzo 2010 | Scritto da: magliano

Rieccoci! Non ci siamo dimenticati il secondo appuntamento con i racconti dei nonni che sono intervenuti nella nostra scuola dell’infanzia!!! Buona lettura!!

Pierino- nonno di Niccolò

Luciana- nonna di Virginia che era una maestra.

 

DOVE ANDAVI A SCUOLA?

Pierino: andavo a scuola a Magliano alto, all’asilo. Non venivo in questa scuola perché la stavano costruendo. L’hanno inaugurata il 14 aprile del 1929. Non avevamo il cavallo per andare a scuola, solo i ricchi, c’era uno che faceva il servizio e caricava tutti.

 

COSA RICEVEVI A NATALE?

Pierino: tutti poveri e non ricevevamo niente. C’erano dei cugini di Marsiglia che arrivavano dopo Natale con il triciclo e la bambolina e tutti andavano a vedere…Se ricevevamo un mandarino era già troppo!

 

COSA CI RACCONTI NONNA LUCIANA…

Sono nata a Neive, non c’era il ponte ancora e quando ero piccolina c’era la guerra e giochi non c’erano. Eravamo cinque sorelle. Le bambole erano di stoffa e le faceva la madrina che era sarta. Ero già fortunata! I vestiti non si compravano già fatti, si comprava la stoffa. Le scarpe: d’inverno tutti portavano gli zoccoli ma noi avevamo già un calzolaio che faceva gli scarponcini. D’inverno la bici non si poteva usare. C’era il fango per strada e ci cambiavamo le scarpe arrivati a scuola e mettevamo le pantofole, c’era già la “Superga”. D’inverno dovevamo tenere accesa una luce piccola in casa perché c’erano gli aeroplani fuori. A Natale non si faceva la messa di mezzanotte, ma alle 17 durante la guerra. Ci portavano a vedere il presepe e si faceva un po’ di festa. Ricevevamo i mandarini, un sacchettino di caramelle, i BUN BUN, calze fatte a mano, una maglia, noccioline americane, bamboline con la faccia di stoffa o pasta di pane. A scuola andavo a piedi da sola perché non c’erano pericoli. Babbo Natale non c’era, c’era Gesù Bambino. Il pane non lo abbiamo mai avanzato! A fare la mia età ci vogliono 20 bambini per 4! Il presepio lo facevamo sì ma le statuine a me le hanno comprate quando avevo10 anni, più avanti. L’albero non lo facevamo.

 

COSA SI MANGIAVA A NATALE?

 

Pierino: come gli altri giorni: polenta, ceci…

Luciana: …la mia mamma faceva gli agnolotti, tante famiglie allevavano il maiale e si facevano i salami.

Pierino: mio nonno mangiava anche la volpe o i porcellini d’india se aveva fame!

Tutte le mattine la mamma faceva la polenta, poi diventava dura e si tagliava col filo. Per dargli più gusto si “toccava” un’acciuga appesa ad un filo…

Luciana: al pranzo di Natale si mangiavano gli agnolotti, non sovente, anche a Pasqua, poi polli, conigli che avevamo noi…in macelleria andavano i ricchi. La pizza non si mangiava, si faceva una FRICIULA, che si faceva friggere in padella.

 

ANDAVI AL MARE NONNO PIERINO?

Il mare? Chi non lo ha ancora visto qui? Io l’ho visto a 20 anni al militare!

 

E LE FESTE DI COMPLEANNO?

Luciana: ci facevano una torta fatta in casa…sì ce li hanno sempre festeggiati!

 

SE ERAVATE COSI’ POVERI COME FACEVATE A PAGARE LE SCARPE? CON UN PESCE?

Pierino: niente, non si comprava!

 

COSA MANGIAVATE ALL’ASILO?

Luciana: ci davano il riso, tutti i giorni, la pasta mai e noi ci portavamo il cestino e la mamma ci metteva l’uovo sodo, un pezzo di cioccolata, pane e burro.

 

ALLA SERA CHE FACEVATE?

Luciana: non c’era la tv. Siccome si allevavano le mucche e le si tenevano proprio per l’alimentazione dei bambini, c’è chi aveva una stalla grande grande e se qualcuno voleva riunirsi si incontravano lì. C’era una nonna brava a raccontare storie. Una vicina portava la legna e contribuiva a scaldare, intanto stava lì con noi a parlare. Si portava la calza da fare.

 

E POI CHE CI RACCONTI DI BELLO…

Luciana: non c’era l’acqua in casa, neanche il frigo. C’era il pozzo e con la catenella si tirava su il secchio. Una volta a settimana, il sabato, si faceva il bagno nel “BASSIN” . Sui balconi c’era uno sgabbiotto con il buco e si facevano lì i bisogni. Anche in questa scuola si andava fuori a fare pipì e popò…

 

SEI ANDATA A SCUOLA?

Sono andata in collegio ad Alba, ho fatto l’asilo e la scuola elementare nella mia frazione. Ho dato un esame di ammissione per andare alla media con due scritti più un orale. In collegio c’erano le suore. Eravamo tutte ragazze. Ho fatto prima, seconda, terza, quarta magistrale.

Alle 6,15 dovevamo alzarci, lavarci. Dormivamo in cameroni grossi. Tutte si facevano le trecce, una cosa antipatica. Si andava a messa tutte le mattine. Alle 7,30 eravamo in refettorio per la colazione e le suore ci accompagnavano a scuola in silenzio ed in fila. A pranzo, tutti zitti e non si batteva con il cucchiaio. Una suora leggeva (vite dei Santi ecc.) e si faceva silenzio. Alle 21.30 tutti a nanna, se uno doveva ancora studiare, doveva chiedere permesso. Fino a Natale si stava in collegio ma io ero fortunata perché i miei genitori tutti i sabati venivano a trovarmi e portavano via le robe sporche. Ho provato a chiedere di andare col treno a mio papà ma…niente!!

Una volta, durante la Fiera del Tartufo, ci hanno portato a vedere via maestra ma ci hanno portato all’una del pomeriggio quando era tutto chiuso! Domenica pomeriggio facevamo una passeggiata ad Altavilla, tutte le domeniche sempre così. Avevamo tutte una divisa blu scuro, calze nere…abbiamo lottato per ottenere le calze beige! Alcune ragazze, sul treno, nel gabinetto, per andare a casa si cambiavano le calze e si mettevano anche le scarpe con il tacco!

A scuola c’erano solo i pastelli di legno colorati, nessun pennarello.

 

QUALCHE MOMENTO FELICE…

Pierino: il coscritto!! Il lavoro non è mai mancato perché la guerra ha spaccato tutto e i lavori di ricostruzione c’erano.

Luciana: ci si accontentava di poco. Tutti riuniti in famiglia. Si parlava lì!

 

NONNO PIERINO CE L’AVEVI LA FIDANZATA?

Eh! Per vedere una ragazza si prendevano tante messe!!…e i vespri ecc. E c’era sempre la mamma!

 

MA VOI COME FATE A SAPERE TUTTE QUESTE COSE?

…le abbiamo viste!

   

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