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Venerdì,30 Aprile 2010 | Scritto da: cisterna

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Giovedì,29 Aprile 2010 | Scritto da: govone

 

GRAZIE ALL’AIUTO DELLA SIGNORA ILDEBORG, CON STRUMENTI SEMPLICI E UN PO’ DI COLORE, ABBIAMO STAMPATO SULLA STOFFA DELLE FORME GEOMETRICHE DANDO VITA A DELLE VERE COMPOSIZIONI ARTISTICHE.

 

NOI BAMBINI DELL’ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI GOVONE, CI SIAMO CIMENTATI IN QUESTA ATTIVITA’ INSIEME AI NOSTRI COMPAGNI DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA, RITROVANDO IL PIACERE DI LAVORARE CON I NOSTRI AMICI.

 

 

  

ABBIAMO SCOPERTO CHE UN “VERO” PITTORE (E.COLOMBO) HA CREATO CON I NUMERI E NOI ABBIAMO RIELABORATO LA SUA OPERA.

E INFINE NON POTEVAMO NON DARE SFOGO ALLA NOSTRA FANTASIA DECORANDO I NUMERI E CON QUESTI CREARE DEI GRANDI CAPOLAVORI!!

 

Giovedì,29 Aprile 2010 | Scritto da: govone

ABBIAMO SCOPERTO CHE ANCHE PER DESCRIVERE IL NOSTRO CORPO SONO INDISPENSABILI I NUMERI:

1 TESTA

2 OCCHI

2 ORECCHIE

1 NASO

1 BOCCA

1 COLLO

2 BRACCIA

2 MANI

10 DITA NELLE MANI

1 PANCIA

2 GAMBE

2 PIEDI

10 DITA NEI PIEDI

 

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Giovedì,29 Aprile 2010 | Scritto da: govone

  

Quest’anno, noi alunni della classe quinta, abbiamo studiano i Romani: la storia, la vita, le guerre, la cultura e i numeri.

 

Ci siamo divisi in gruppetti e siamo andati nel nostro paese e nelle frazioni alla ricerca di numeri Romani.

 

Abbiamo scattato fotografie al campanile, alle lapidi, ai monumenti e ai nomi delle vie…

 

gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Govone

Mercoledì,28 Aprile 2010 | Scritto da: canale

In una misteriosa scatola tutta nera abbiamo trovato uno strano gioco…

Abbiamo così ” scoperto” il … TANGRAM

 

 

COS’ È IL TANGRAM? 

 

Il TANGRAM è un antico gioco cinese che ha più di mille anni ed è composto da un grande quadrato suddiviso in sette figure geometriche, dette “TAN”.

Viene anche detto “Le sette pietre  della saggezza“, infatti la riflessione e l’astuzia sono le capacità indispensabili per riuscire a giocare con abilità a TANGRAM.

I sette pezzi possono essere combinati tra loro in tanti modi per creare una serie infinita di figure che rappresentano in maniera stilizzata animali, persone, oggetti,…

Qualsiasi figura realizzata con il TANGRAM deve essere costituita sempre da tutti i sette pezzi.

 

 

COSTRUIAMO IL TANGRAM

 

Per facilitarci il compito, abbiamo utilizzato un foglio a quadretti grandi.

Ecco le nostre istruzioni:

 

  1. disegnare un quadrato con il lato di 12 quadretti e indicare i vertici;
  2. tracciare la diagonale AC;
  3. trovare i punti medi E- F dei lati AB e BC e unirli tracciando un segmento parallelo ad AC: si ottiene il triangolo medio;
  4. dal vertice D, tracciare un segmento perpendicolare ad AC e a EF e segnare i punti di incontro G-H :si ricavano i due triangoli grandi;
  5. dal punto H tracciare un segmento orizzontale che incontra il punto medio del segmento AG trovando il triangolo piccolo e il parallelogrammo;
  6. infine dal punto medio F, tracciare un segmento perpendicolare a GC ottenendo il 2^ triangolo piccolo e il quadrato.

 

 

Abbiamo dovuto impegnarci ed essere molto precisi, ma ci siamo riusciti!

Il TANGRAM è pronto!

 

Quanti segmenti abbiamo tracciato! Sono orizzontali, verticali, obliqui; alcuni sono perpendicolari e/o paralleli tra loro.              

 

Le figure geometriche  che compongono il TANGRAM sono 7:

 

 

 

- 2 triangoli grandi;

- 2 triangoli piccoli;

- 1 triangolo medio;

- 1 quadrato;

- 1 parallelogrammo.

 

 

 

Sono tutti poligoni, perché hanno come confine una linea spezzata chiusa.

Abbiamo segnato gli angoli di ciascun poligono e colorato in blu quelli retti, in rosso quelli acuti e in giallo quelli ottusi.

 

Abbiamo osservato che:

  • tutti i triangoli hanno un angolo retto e due angoli acuti;
  • il quadrato ha tutti gli angoli retti;
  • il parallelogrammo ha due angoli acuti e due ottusi.

 

Misurando i lati dei poligoni, abbiamo notato che:

  • i triangoli hanno due lati uguali e uno più lungo;
  • il quadrato ha tutti i lati uguali;
  • il parallelogrammo ha i lati uguali a due a due.

 

 

COMPONIAMO E CONFRONTIAMO LE FIGURE DEL TANGRAM

 

Abbiamo ritagliato i vari pezzi del TANGRAM e abbiamo provato a ricomporli in modo diverso.

Utilizzando i due triangoli piccoli possiamo formare i tre pezzi intermedi:

 

 

 

- il quadrato, il triangolo medio e il parallelogrammo sono il doppio del triangolo piccolo;

- il triangolo piccolo è la metà (1/2) del quadrato, del triangolo medio e del parallelogrammo.

 

Unendo i due triangoli piccoli ad uno dei pezzi intermedi, possiamo costruire i due triangoli grandi.

 

 

 

- Il triangolo grande è uguale a due triangoli piccoli più il quadrato.

 

- Il triangolo grande è uguale a due triangoli piccoli più il parallelogrammo.

 

- Il triangolo grande è uguale a due triangoli piccoli più il triangolo medio.

 

 

GIOCHIAMO CON IL TANGRAM

 

Il gioco consiste nel riprodurre delle figure ( animali, persone, …) stilizzate senza lasciare spazi tra le diverse forme geometriche, con la regola di utilizzare tutti e sette i ”TAN” senza mai sovrapporli.

 

 

Ecco alcune delle tante figure che abbiamo realizzato: sono veramente originali!

 

 

Abbiamo osservato che:

  • le figure che abbiamo composto con il TANGRAM non hanno uguale perimetro;
  • le figure, pur avendo una forma diversa, sono formate dagli stessi pezzi, perciò hanno la stessa estensione, sono delle figure EQUIESTESE (equivalenti).

 

Il TANGRAM non è soltanto un gioco divertente, ma ci ha aiutati a capire molti concetti di geometria.

 

A conclusione del nostro lavoro, abbiamo anche giocato con il TANGRAM sulla LIM componendo figure a difficoltà crescente. Che divertimento!!!

 

 

TANGRAM E…NATURA!

 

Abbiamo pensato di animare alcuni ambienti del Roero, studiati in geografia!

 

 

Classe 3^B

Martedì,27 Aprile 2010 | Scritto da: cisterna

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Venerdì,23 Aprile 2010 | Scritto da: cisterna

Martedì,20 Aprile 2010 | Scritto da: canale

AUGURI IN MUSICA

Chiesa di S.Bernardino in Canale

Sabato 27 marzo 2010 ore 11,00

 

Giorno della Memoria ( ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano) Il testo dell’articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:

 

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

 

Costituzione della repubblica italiana

Art. 11.

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Lo studio e l’esame di questo ha portato noi ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Canale a decidere di condividere quanto appreso  a scuola con i nostri concittadini, approfittando dell’ormai consueto appuntamento: ”AUGURI IN MUSICA”

Gli auguri di quest’anno hanno  per tema :

“ la speranza non è fantasticare………

la speranza prevarrà,

se ognuno smetterà di pensar

soltanto al proprio interesse”

Il percorso ideato da noi  allievi con gli  insegnanti, è basato su di una successione tematica dove testi poetici e letterari e musica si fondono  per dar vita ad uno spettacolo emotivamente intenso.

Idealmente diviso in due parti ha come incipit la tematica della Shoah: due brani musicali ebraici si alternano a letture  dove la tragedia del genocidio del popolo di Israele sarà brevemente rivissuta.
 
 
 
 
 

 

 

 
 

 

Nella seconda parte testi e musica apporteranno i primi il senso del perdono, dello smarrimento dell’individuo di fronte all’orrore della guerra , ma con la necessità , anche dell’uomo pacifico, della lotta per contrastare il male del mondo ( testi di Magris, Fortini, Qohèlet); la musica (  What a wonderful world) accompagnerà  la lettura sottolineando con note di “speranza dolorosa” questo momento di passaggio . 

 

Passaggio , appunto, verso l’ultima fase  dello spettacolo dover si leggono i testi di  Gibran, Sbarbaro e Madre Teresa di Calcutta , intesi ad esaltare la speranza di un mondo migliore ( musica : Imagine di J Lennon).

 

 

 

 

 

 

 

 In sintesi : dolore, perdono, smarrimento, lotta, speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì,20 Aprile 2010 | Scritto da: canale

 

ADDIZIONE DI FRAZIONI CON DENOMINATORE DIVERSO                                 Classe I D

 

Ho proposto la seguente attività guidata alla classe prima, attraverso la quale riuscire a comprendere il meccanismo che si instaura nell’addizionare frazioni con denomizatore diverso

L’attività si propone di partire da una situazione concreta che si risolve utilizzando la scheda allegata (in cui sono disegnate le tavolette di cioccolato) per poi arrivare a generalizzare il meccanismo che si applica quando si devono sommare due frazioni.

 

LE TAVOLETTE DI CIOCCOLATO

Marta e Lucia sono due vicine di casa nonché amiche. Un pomeriggio di pioggia, annoiandosi, decidono di fare una spettacolare torta al cioccolato. Dopo aver sfogliato in maniera casuale il ricettario della mamma di Marta scelgono una ricetta semplice, ma che sembra dare ottimi risultati, almeno così pare dalla fotografia. Le due amiche iniziano ad ammucchiare sul tavolo della cucina gli ingredienti e gli strumenti necessari per realizzare il loro capolavoro: 100 gr di burro, 150 gr di zucchero, 200 gr di farina…………….

Quando si tratta di preparare il cioccolato necessario Marta si accorge di avere solamente 1/3 di una tavoletta intera. Ne servirebbe tutta una tavoletta. Lucia, non volendo rinunacire al progetto, rientra a casa e torna con 1/2 di una tavoletta intera. Unendo le due parti della tavoletta di cioccolato riusciranno le ragazze a preparare il dolce?

INDICAZIONI PER LA SOLUZIONE

1/3 = (trova sulla scheda allegata la tavoletta equivalente)

1/2 = (trova sulla scheda allegata la tavoletta equivalente)

1/3 + 1/2 =

  • La somma è maggiore della tavoletta intera? Possono praparare la torta?

  • Qual è la relazione tra i denominatori degli addendi e quello della frazione somma? (cioè chi è il denominatore della frazione somma per le frazioni addendi?)

  • Se le tavolette fossero 2/3 e 3/5 della tavoletta intera le cose cambierebbero? (fai la somma, seguendo il percorso che hai fatto nel primo caso e trai le conclusioni)

  • Qual è la relazione tra i denominatori degli addendi e quello della frazione somma?

  • Riesci a trovare una regola per sommare frazioni con denominatori diversi?

I ragazzi hanno lavorato a coppie, opportunamente guidati in alcuni passaggi, hanno raggiunto l’obiettivo: hanno trovato il meccanismo che bisogna utilizzare per sommare due frazioni con denominatore diverso. Ricordano il meccanismo a distanza di qualche giorno e lo sanno applicare per risolvere facili somme e differenze tra frazioni.

Mi piacerebbe che lasciaste commenti per poterla ottimizzare o modificare. Mi scuso per eventuali errori. Allego in fotografia la scheda che ho utilizzato anche se avrei potuto realizzare i rettangoli su cartoncini colorati. Lo farò la prossima volta.

Scheda allegata

Scheda allegata

Lunedì,19 Aprile 2010 | Scritto da: cisterna