Martedì, 9 Marzo 2010 | Scritto da: govone

La maestra Nadia ci ha raccontato la storia di un pittore di nome Kandinski e ci ha fatto vedere alcuni suoi quadri.

 

 

Quando era un bambino Kandinski sentiva molto la mancanza del suo papà perché lavorava molto portando the in giro per il mondo e quindi stava poco a casa. Quando il papà rientrava a casa Kandinski lo riconosceva perché si sentiva un forte odore di the.

Siccome la mamma lavorava e il papà era lontano, la zia andava a prenderlo a scuola e poi lo portava a casa sua. Questa zia si occupava di lui e gli regalò il suo primo set di colori e gli insegnò a disegnare. Quando era ragazzino Kandinski dice al papà che vuole fare il pittore, ma il papà gli risponde: “No, tu devi fare l’avvocato”. Kandinski quindi va  alla scuola per avvocati e diventa molto bravo. Veniva richiesto come avvocato da tante persone e un giorno venne chiamato in un casetta di campagna. Entrando vide gli uomini e le donne vestiti con colori vivaci e si ricordò di quanto gli piacesse colorare.

 

 

Ma si ricordò anche che aveva fatto una promessa al papà e che quindi non poteva fare il pittore. Un giorno andò a sentire un’orchestra e per seguire meglio la musica chiuse gli occhi. Iniziò ad immaginare che la tromba tingesse tutto di giallo, il tamburo tutto di blu … A quel punto Kandinski decise di diventare pittore perché gli piaceva troppo. Così andò a riferirlo a suo padre che gli disse che ormai poteva scegliere perché era un uomo. Allora Kandinski frequentò una scuola di pittura e poi ne aprì una tutta sua, dove lasciava che gli studenti disegnassero con la propria fantasia. Kandinski ha inventato la pittura astratta, cioè trasmette le sue emozioni attraverso i colori. Per questo è diventato molto famoso.

 

Con Nadia abbiamo provato a lavorare come Kandiski ricavando dalla carta velina colorata tante forme e con queste creando i nostri capolavori!!

 

 

 

 

Parole chiave: ,
Partecipa alla discussione