Giovedì, 29 Gennaio 2009 | Scritto da: govone

 

 

 

 

La maestra Nadia ci ha raccontato la storia di un pittore di nome Claude Monet e ci ha fatto vedere alcuni suoi quadri.

Ecco la storia “riraccontata” da noi:

Claude Monet è nato in Francia, abitava vicino al mare e fin da piccolo amava disegnare. Ogni giorno prima di andare a scuola ritraeva il mare proprio come lo vedeva: quando era blu lo disegnava blu, se pioveva lo disegnava grigio con la pioggia e se c’erano i pescatori disegnava anche quelli. Claude Monet non dipingeva come Paul Klee, ma dipingeva le cose come le vedeva in realtà.Per comprarsi i fogli, le matite e i colori ritraeva le persone che incontrava, per esempio al parco, quando loro non se ne accorgevano e solo dopo chiedeva loro se volevano acquistare il quadro. Quando diventò più grande, stufo di dipingere sempre le stesse cose, si trasferì a Parigi dove incontrò tanti altri pittori. Con i suoi amici inventò una nuova tecnica di pitturare: guardavano molto attentamente le cose e ne studiavano tutti i colori e le sfumature. In un primo momento alla gente non piacevano i suoi quadri, dove, ad esempio, la neve non era solo bianca, ma ritratta con tutte le sfumature (giallina, violetto, azzurrina).Poi Monet spiegò alla gente perchè dipingeva così e allora la gente incominciò a comprare i suoi quadri.Vendendo i suoi quadri ha comprato una bella casa con un grande giardino dove ha piantato tanti tulipani e dove ha fatto un grande e profondo lago su cui andava con la sua barca.

Con Nadia abbiamo provato a dipingere, come faceva Monet, osservando attentamente ciò che ci circonda. Intorno alla nostra scuola ci sono molti noccioleti e in questo periodo sono tutti innevati. Nadia ci ha fatto notare che la neve non è solo bianca, ma diventa giallina dove arrivano i raggi del sole, un po’ violetta dove c’è l’ombra e anche un po’ grigina. Alcuni di noi hanno dipinto in un giorno di sole e quindi hanno ritratto un cielo con tante sfumature azzurre; altri hanno dipinto in giorni di nebbia o di cielo nuvoloso e quindi hanno usato tante sfumature del bianco e del grigio.

Ognuno di noi, dai bimbi più piccini della scuola dell’infanzia ai ragazzi più grandi della scuola primaria, ha ritratto il suo personale “albero di nocciole” con tutti i colori dell’inverno.

        

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