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Venerdì,4 Dicembre 2009 | Scritto da: cisterna

Il giorno 24 novembre sono venuti a trovarci i membri della Protezione Civile di Cisterna,dove ci hanno spiegato l’importanza di questa associazione. I volontari della Protezione Civile non si fanno pagare, ma smettono il loro lavoro per andare ad aiutare gli altri in difficoltà perdendo anche lo stipendio.

                                                                     ILARIA

Per me la Protezione Civile è importante perché se non ci fosse, chi andrebbe ad aiutare la gente gratuitamente?

                                                                    

                                                                     LETIZIA

 

 

  La Protezione Civile è un ‘ associazione molto bella perché aiuta i cittadini nel momento del bisogno.

                                                              

                                                              SIMONE

 

La Protezione Civile  è molto importante perché ci salva  e ci aiuta anche se non sono pagati.

 

                                                            DIEGO

La Protezione Civile è importante perché aiuta la gente in tutta Italia.

 

                                                                VITTORIO

La Protezione Civile è molto importante per la comunità  del paese e non vengono pagati. 

                                                           ANDREA   

  

 

Voglio dire grazie alla Protezione Civile per tutto l’aiuto che danno alla popolazione.       

 

                                                         MORENO         

alunni classe 5^                                       

Giovedì,19 Novembre 2009 | Scritto da: govone

La serie numerica di Fibonacci

1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, ……..

 

  

Leonardo Fibonacci, figlio di Guglielmo Bonacci, nacque a Pisa intorno al 1170, visse fin da piccolo nei paesi arabi, apprese i principi dell’algebra e il calcolo dai maestri di Algeri cui era stato affidato dal padre.  Viaggiò in Siria, Egitto, Grecia, conoscendo i massimi matematici musulmani.  Da queste esperienze nacque il Liber Abaci che  permise all’Occidente di apprendere i misteri delle nove “figure” indiane e del segno  che indica un numero vuoto come un soffio di vento: zefiro -  zero (in arabo sifr, in latino  zephirum).  La numerazione indo-arabica prese il posto di quella latina semplificando notevolmente i commerci extraeuropei. Le nove cifre degli indiani sono 1,2,3,4,5,6,7,8,9.  Con queste cifre e con il simbolo 0 si scrivono i numeri.

 

 

 

Un trucco alla Fibonacci

Invita un amico a giocare con te:  

a) scrivi un numero intero positivo (ad esempio: 5);
b) in colonna, sotto questo numero, scrivi un altro numero intero, di valore non inferiore al precedente (ad esempio: 10);
c) calcola la somma di questi due numeri e incolonna il risultato sotto di essi (nel nostro caso: 5+10 = 15);
d) calcola la somma degli ultimi due numeri scritti e incolonna il risultato sotto di essi (nel nostro caso: 15+10 = 25);
e) esegui altre sei volte questo tipo di operazione, fino ad ottenere una colonna di dieci numeri 
(nel nostro caso: 25+15 = 40;  40+25 = 65; 65+40 = 105; 105+65 = 170; 170+105=275;  275 + 170= 445).

     5+
 
    10+
 
    15+
 
    25+
 
    40+
 
    65+
 
  105+
105×11=1155
  170+
 
  275+
 
  445=
 
1155
 

 

 

Al termine di queste operazioni, osserva i dieci numeri così ricavati e indica il risultato dell’addizione al tuo amico (prendi il settimo valore della serie e moltiplicalo per 11).

Chiedi al tuo compagno di fare la verifica calcolando la somma di tutti i numeri.

Per approfondimenti visista il sito: www2.polito.it/…/FibonacciNim/FibonacciNim.htm

 Scuola secondaria di I grado di Govone 

Mercoledì,11 Novembre 2009 | Scritto da: cisterna

 

Ieri, martedì 10 novembre i bambini della classe prima insieme ai compagni delle classi seconda e terza e di quella della scuola dell’infanzia si sono recati in Lame presso la casa del Particular per assistere alla sgranatura del mais con le macchine di un tempo.

Grazie all’aiuto di Lino Vaudano i bambini hanno potuto fare questa bellissima esperienza e questa mattina hanno sintetizzato quei momenti con la storia di un chicco di mais.

IL GRANOTURCO VIENE SEMINATO, CRESCE, SI RACCOGLIE, SI SGRANA, VIENE PESATO, VIENE SETACCIATO, VIENE MACINATO.

SI FA LA POLENTA E I BISCOTTI (Clarissa)

IL CHICCO VA IN CAMPAGNA. VIENE MACINATO. SI INCONTRANO DUE CHICCHI E DIVENTANO POLENTA. I DUE SEMINI VANNO SUL TRATTORE, CADONO PER TERRA E DIVENTANO PIANTE. (Filippo).

IL CHICCO VIENE PIANTATO E CRESCE POI SI RACCOGLIE. DOPO SI TOLGONO I CHICCHI, SI SETACCIANO E SI MACINANO. DIVENTA FARINA E SERVE PER FARE LA POLENTA E I BISCOTTI. (Giacomo)

UN CHICCO DI MAIS VIENE SEMINATO POI CRESCE E DIVENTA UNA PIANTA. IL CONTADINO LO SGRANA E IL TUTOLO VIENE TAGLIATO E SI METTE COME UN TAPPO. IL MAIS SI PULISCE CON IL SETACCIO. IL MAIS VIENE MESSO NEL MULINO. CON LA FARINA SI PUO’ FARE I BISCOTTI E LA POLENTA. (Gaia)

SI SEMINA IL GRANOTURCO. IL GRANOTURCO SI SGRANA E SI FA LA POLENTA. SI MACINA. IL CHICCO E’ GIALLO (Marta).

IL CHICCO VIENE SEMINATO, VIENE RACCOLTO, VIENE SGRANATO, VIENE PASSATO NEL MULINO, VIENE SETACCIATO. CON LA FARINA SI FANNO I BISCOTTI(Najoua)

C’ERA UNA VOLTA UN CHICCO DI GRANOTURCO CHE VIENE SEMINATO. DOPO QUALCHE MESE GLI INIZIANO A SPUNTARE LE RADICI. DURANTE LA NOTTE IL CHICCO DIVENTA UNA SLENDIDA PIANTA. POI ARRIVANO GLI UOMINI CHE LO RACCOLGONO E VIENE MACINATO. DIVENTA POLENTA. (Matteo V).

C’ERA UNA VOLTA UN CHICCO DI GRANOTURCO CHE VA DAI SUOI CUGINI E LA MAMMA LO CHIAMA E ANCHE IL PAPA’. PERO’ NIENTE DA FARE. DOPO UN’ORA ARRIVA A CASA E VISSERO FELICI E CONTENTI.

IL GRANOTURCO VIENE SEMINATO IN PRIMAVERA E BISOGNA ANCHE BAGNARLO. LUI METTE LE RADICI E LE FOGLIE E CRESCE. VIENE TAGLIATO E VIENE SGRANTO. VIENE PESATO CON L’EMINA E VIENE MACINATO. CON IL MAIS SI POSSONO FARE I BISCOTTI E LA POLENTA. (Lorenzo).

IL CHICCO VIENE SEMINATO, VIENE RACCOLTO, VIENE SGRANATO, VIENE PASSATO NEL MULINO, VIENE SETACCIATO POI DIVENTA FARINA. CON LA FARINA SI FA LA POLENTA E I BISCOTTI CHE SI MANGIANO A PRANZO E A CENA. (Matteo D.).

 

Giovedì,14 Maggio 2009 | Scritto da: canale

Giovedì, 14 maggio ‘09

Ciao bimbi ,

siamo i vostri compagni delle classi seconde della Scuola  Primaria di Canale. Vi scriviamo per dirvi che venerdì scorso, 8 maggio, siamo venuti a Cisterna, in gita scolastica. Purtroppo non siamo potuti andare nel vostro boschetto perchè parte del sentiero era franato. Abbiamo però raggiunto il castello e visitato l’interessantissimo museo “Arti e Mestieri di un tempo”.

 

 

In particolare ci sono piaciute le ricostruzioni delle botteghe del falegname, del ciabattino e del carradore.

 

 

 

 

 

 

 

In seguito abbiamo partecipato al laboratorio della cera.

Con la signora Maria Josè abbiamo realizzato una candela utilizzando un foglio di cera arrotolato su uno stoppino.

 

Abbiamo poi decorato la candela con fiori secchi l’abbiamo fissata su una base di cartone ricoperta di sabbia “spagnola”.

 

Il tempo bello ci ha permesso di pranzare e giocare nel cortile del castello. Che divertimento!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrivata l’ora del ritorno, abbiamo raggiuntola piazza percorrendo la stradina sulle orme bianche dei vostri piedini. Abbiamo formato un lungo “serpentone” camminando adagio adagio.

Complimenti per questo vostro lavoro: lo riteniamo davvero utile per la sicurezza di tutti!

Speriamo che presto il sentiero del bosco venga ripristinato, così potremo fare una bella escursione.

Ciao a tutti.

I bambini delle classi seconde

Scuola Primaria di Canale

Giovedì,7 Maggio 2009 | Scritto da: cisterna

Ecco cosa hanno scritto  a Maria Josè i bimbi di Cisterna d’ Asti per “consolare” Maria Josè, apicoltrice di Cisterna , alla quale sono state rubate le api.

Per leggere il seguito cliccare il collegamento:

cara-maria-jose-cl-1-scuola-primaria-di-cisterna-dasti

 

Giovedì,7 Maggio 2009 | Scritto da: magliano

Finalmente è giunta l’ora di creare il nostro affresco!

Nadia ha preparato l’intonaco con sabbia, calce e acqua.

 L’intonaco è una pasta che si crea mescolando proprio

SABBIA, CALCE, ACQUA

CHE MONTAGNA DI SABBIA HA ROVESCIATO NADIA SUL PAVIMENTO!!!!

 

Prima di stendere l’intonaco, Nadia ci ha fatto preparare la base, cioè una piastrella al contrario, inumidita con acqua.

 

A questo punto, abbiamo steso l’intonaco con un attrezzo da vero muratore!

Nadia ha appoggiato sull’intonaco fresco il nostro bozzetto, quello che avevate visto un po’ di tempo fa…

E noi con tutta la forza possibile, l’abbiamo schiacciato ben bene, facendo attenzione a non rovinarlo!!!

Sotto è rimasto il segno del pennarello, così siamo riusciti a colorarci dentro!!

…però che strano colorare su una cosa molle…

….comunque assolutamente DIVERTENTE!!

Provare per credere!!

 

Abbiamo sistemato i nostri meravigliosi “quadretti” nel salone della scuola, al riparo dal sole, dagli sbalzi di temperatura e… da occhi indiscreti!!!!!!!!!!!

Volete sapere perché?

Perchè tra qualche giorno, faremo una mega mostra dei nostri affreschi nella piazza del paese e le mamme e i papà non devono vedere già i nostri bei lavoretti, OVVIOOOO!!

 

Beh… questa è solo un’anteprima!!!

Ah… un’ultima cosa: ci sarà anche Topo Pepe alla festa!! Vi daremo ulteriori indicazioni!!!

CIAOOOOOOOOOOOO!!!

I bimbi della scuola dell’infanzia

Giovedì,2 Aprile 2009 | Scritto da: cisterna

resistenza 

Noi bambini delle classi IV e V della scuola primaria di Cisterna abbiamo analizzato molti testi che raccontavano gli avvenimenti della Battaglia di Cisterna e Santo Stefano Roero ed inoltre attraverso le letture abbiamo avuto modo di conoscere alcuni protagonisti di quei terribili giorni.

Scopritelo con noi aprendo il pdf