Articoli del 28 Giugno, 2010

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

…continua classe 5^ Magliano…

Una seconda attività con Carola è stata la pittura su stoffa di alcuni fregi in gesso.

Carola ha proiettato sulla stoffa i motivi scelti e noi abbiamo disegnato i contorni.

 

  

 

In seguito abbiamo colorato i disegni con i colori per stoffa.

 

 

              

Il risultato è stato buono; è bello il nostro telo tutto colorato!!!

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO

CLASSE 5^

 

COME SI FORMA

Il gesso è una roccia sedimentaria di origine chimica formato prevalentemente da solfato di calcio biidratato con piccole quantità di argilla.

Appartiene alla classe delle evaporiti perché deriva dall’evaporazione e trasformazione di Sali marini come il salgemma, la calcite e l’aragonite.

Le rocce di gesso si presentano a strati.

 

 

COME DI PRODUCE

Per produrre il gesso in polvere, che poi viene usato, si segue un percorso di lavorazione:

1.  macinazione della roccia

2.  cottura fino a 250° C per eliminare l’acqua

3.  macinazione del gesso cotto finemente e raffinazione.

 

 

GLI USI

Il gesso viene utilizzato in edilizia come materiale di finitura delle pareti e in arte per la realizzazione di calchi, modelli e statue.

 

 

DOVE SI TROVA

In Italia gli affioramenti di gesso si trovano in Piemonte, nella zona di Asti e Torino, in Val Canonica (Lombardia), nell’Appennino tosco-emiliano e in Sicilia.

 

 

IL MUSEO DI MAGLIANO

Il ritrovamento del gesso a Magliano è stato puramente casuale. Un giorno, alcuni ragazzi che stavano addobbando un carro per una festa popolare, alzando gli occhi in alto per bere, videro qualcosa che luccicava.

 

 

 

 

Soltanto nei mesi successivi seppero che si trattava di pezzi di soffitto in gesso, si appassionarono e andarono alla loro ricerca.

In seguito allestirono nel castello di Magliano Alfieri il museo dei soffitti in gesso.

 

 

 

La costruzione dei soffitti in gesso si sviluppò tra la fine del 1500 e l’inizio del 1800.

Era il risultato di operazioni ripetitive:

-        costruzione di una matrice lignea, lo stampo;

-        colata di gesso nello stampo;

-        spostamento della matrice fra il trave successivo;

-        nuova colata.

 

Visitando dei soffitti in gesso è possibile trovare disegni diversi perché, dovendo sostituire elementi deteriorati, non è più stata ritrovata la matrice iniziale.

Tra gli elementi decorativi più comuni, possiamo ritrovare fiori, foglie, rosoni, geometrie, cornici ed animali.

 

 

 

IL LAVORO CON CAROLA

 

Dopo esserci conosciuti e aver presentato il lavoro,  Carola ci ha dato un pezzo di creta ciascuno tagliandola con un filo di ferro.

 

 

Subito abbiamo modellato la creta trasformandola in una tavoletta quadrata.

 

 

In seguito ci ha fatto scegliere l’immagine di un fregio di gesso che noi  abbiamo trasferito sulla tavoletta forando il contorno dell’immagine con un chiodo.

 

Poi abbiamo unito i buchi con una linea e abbiamo scavato all’interno del disegno: lo stampo era pronto.

 

 

     

Da ultimo Carola, aiutata da Antonino, ha colato il gesso liquido negli stampi.

 

 

     

Abbiamo lasciato indurire il gesso per qualche giorno, poi abbiamo tolto lo stampo di creta e sono rimasti i nostri rilievi in gesso.

        

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: cisterna

Quest’anno gli alunni della classe 4^ di Cisterna d’Asti si sono interessati al Patrimonio Culturale del loro territorio. Il progetto prevedeva lo studio della storia del paese attraverso l’osservazione delle trasformazioni di elementi del patrimonio quali: le piazze, la scuola e il castello.

I primi elementi presi in esame sono state le piazze del Comune. Ogni alunno doveva, attraverso ricerche e interviste a persone anziane, raccogliere informazioni su una piazza a scelta e poi relazionare ai compagni il proprio lavoro.

Dalle ricerche effettuate è emerso che due delle piazze della frazione San Matteo non sono state intitolate a nessuno. La proposta immediata è stata quella di chiedere all’Amministrazione comunale di dare un “nome” a queste piazze.

“A chi si potrebbero intitolare?”

Gli alunni hanno allora deciso di scrivere una lettera al Sindaco per proporre due possibili “personaggi illustri” del passato del nostro paese: i maestri Guido Caterina e Bucco Luigi, e il cav. Giuseppe Mignone.

In segiuto alla lettera indirizzata al Sindaco Peletto Renzo, la classe è stata invitata negli uffici del Municipio per discutere la proposta.

In quella occasione il sig. Peletto Renzo ha illustrato ai ragazzi le normative che regolano l’intitolazione dei luoghi pubblici e ha concordato con i ragazzi che non appena sarà possibile il loro progetto sarà portato avanti.

Gli alunni hanno partecipato al progetto in modo attivo, coinvolgente, incuriositi anche dagli aspetti amministrativi necessari per la gestione di ambienti pubblici quali le piazze e motivati dalla possibilità di fare proposte per la realtà del territorio di Cisterna e frazioni nel quale vivono.

 

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola Primaria di Magliano…

CLASSE 3^

 

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

DALLA SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO…

 

Noi alunni di classe terza siamo andati a casa Sappa e abbiamo osservato un vero soffitto in gesso restaurato.

Il soffitto che abbiamo visto è proprio come quelli che sono esposti nel museo del castello di Magliano.

Ogni pannello è diviso da una trave in legno.

Per concludere la visita ci siamo accomodati in un salone con soffitti a volte affrescati e abbiamo fatto un’appetitosa merenda, che dai Sappa è sempre una garanzia !!!

     

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

Venerdì 30 aprile 2010 sono venuti a scuola due esperti nella costruzione dei soffitti in gesso. Ci hanno fatto vedere bene le fasi di realizzazione.

Hanno portato a scuola una matrice di legno.

Hanno preparato il gesso un po’ liquido,

hanno pennellato sapone e olio sulla matrice,

rovesciato il gesso, lasciato asciugare un po’ e infine hanno tolto lo stampo.

Il risultato è stato bello e abbiamo capito come si costruiva un vero soffitto. E’ stata un’esperienza molto interessante.

 GLI ALUNNI DELLA CLASSE 2° DELLA SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO

 

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: cisterna

Gli alunni della cl. 5^ della Scuola Primaria di Cisterna d’Asti all’interno del percorso Matecomusei durante la grande festa conclusiva nel Castello di Cisterna d’Asti il 13 giugno 2010 hanno proposto un laboratorio il cui obiettivo era la realizzazione di un metro cubo. Durante i giorni precedenti a scuola hanno costruito con il cartone rigido un parallelepipedo di 900 decimetri cubi di volume, poi hanno preparato 100 sagome di cartoncino per la realizzazione di un cubo di 1 decimetro cubo di volume da far costruire e successivamente incollare sul supporto predisposto.
Lo scopo del lavoro è stato quello di completare con i cubetti la costruzione di un metro cubo, sperimentando così fattivamente l’effettiva ampiezza del metro cubo e del decimetro cubo. Tutti hanno partecipato con entusiasmo, anche i più piccoli aiutati dalle mamme, e l’obiettivo …… è stato raggiunto!!!!!!!

 

Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola Primaria di Magliano…

CLASSE 1^

 

 

Sezione: Museo Magliano  Parole chiave:  Scrivi un commento
Lunedì,28 Giugno 2010 | Scritto da: govone

 

Un sacco di idee e spunti matematici quelli proposti dalla cl. 4^ della Scuola Primaria di Cisterna d’Asti all’ interno del percorso Matecomusei che si è concluso con una grande festa presso il Castello di Cisterna d’Asti il 13 giugno 2010.

Eccoli! 

La classe quarta ha proposto i seguenti giochi:
Un metro quadrato di…prato!

Gli alunni della classe quarta hanno disegnato su di un grande cartellone rigido un metro quadrato, poi hanno preparato 100 decimetri quadrati di cartoncino da far colorare e successivamente incollare sul supporto predisposto.
Lo scopo del lavoro è stato quello di riempire tutto lo spazio con i cartoncini colorati di verde per rappresentare il prato, sperimentando così fattivamente l’effettiva ampiezza del metro quadrato e del decimetro quadrato.
Tangram facile
Il Tangram è un antico gioco cinese costituito da un quadrato, solitamente in legno, suddiviso in 7 poligoni: un parallelogramma, un quadrato e 5 triangoli di cui 2 grandi, 2 piccoli ed uno medio; utilizzando questi pezzi si possono comporre molte figure: oggetti, animali e persone in diverse pose.
Dopo aver sperimentato il gioco in classe gli alunni hanno preparato ognuno un grande tangram in cartone colorato per far giocare gli altri bambini che provavano a riprodurre alcune facili figure riportate su di un cartellone.
I poligoni regolari
Gli alunni di quarta hanno preparato dei poligoni regolari partendo dal triangolo equilatero fino al dodecagono utilizzando semplici stecchini  incollati su cartone.
Osservando il lavoro risultava evidente che più aumentava il numero dei lati più la figura si avvicinava al cerchio.
Nel laboratorio i bambini erano invitati a riprodurre i poligoni rappresentati, sistemando  su una stoffa a terra  dei pennarelli di uguale lunghezza con la funzione di  lati .